“Volta e Napoleone 220 anni dopo” passeggiata nella storia comasca

Tappe: Tempio Voltiano (esterno), Villa Saporiti-La Rotonda (esterno), Villa Revel Parravicini Sossnovsky (gentilmente aperta dai proprietari per l’occasione), Villa Olmo (con sosta nel Casino Nord, eccezionalmente aperto per l’occasione) e Villa del Grumello
Oltre al bicentenario della morte di Napoleone, quest’anno ricorrono i 220 anni dell’incontro tra l’imperatore corso e Alessandro Volta, che il 7 novembre 1801 illustrò il funzionamento della sua pila all’Institut de France a Parigi. Il generale fu un grande ammiratore dello scienziato comasco, al punto che, narra Victor Hugo nella sua opera “William Shakespeare” (1864) «Napoleone Bonaparte, vedendo nel 1803 nella biblioteca dell’Istituto, al centro di una corona d’alloro, la seguente iscrizione: “Al grande Voltaire”, graffiò via con l’unghia le ultime tre lettere, lasciando soltanto: “Al grande Volta”». Durante la passeggiata scopriremo gli aneddoti nascosti dietro alcune ville in cui hanno soggiornato sia Volta che Napoleone e il legame tra i due negli anni del Regno d’Italia (nel 1805 Volta è nominato da Napoleone membro della Legion d’onore, nel 1809 è Senatore del Regno d’Italia e nel 1810 è investito del titolo di conte). Una storia di grandi attese, momenti esaltanti e rovinose cadute, nel più ampio contesto delle tensioni risorgimentali che cominciavano ad animare il nostro Paese.
Nell’immagine: “Volta espone la Pila a Napoleone”, olio di Giuseppe Bertini, 1891, Tempio Voltiano, Como