Teatro Sociale: Laura Marinoni riadatta Testori in GILDA



Un’altra grande attrice protagonista sul palcoscenico del Teatro Sociale di Como, giovedì 11 novembre alle ore 20.30: La Gilda è una storia d’amore e di riscatto, che Laura Marinoni porta in scena trasformandola in una cantata teatrale grazie alla complicità del pianista Alessandro Nidi, tra brani di musicisti come Enzo Jannacci, Leo Ferré e Claudio Monteverdi.
La pièce è tratta da La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori, una raccolta di racconti del 1959, successiva a Il Ponte della Ghisolfa , spesso rappresentata a teatro, proprio per lo straordinario calore umano delle vicende.
Nella Gilda Testori descrive gli effetti che nell’immaginario della bellona di via Mac Mahon e dei ragazzotti di periferia hanno i miti della cultura di massa: le dive sexy, le super prestazioni, le soubrette. Al centro di questi racconti pone una straordinaria figura femminile: la Gilda del Mac Mahon, così chiamata per l’assonanza con il personaggio esuberante di Rita Hayworth, una Maria Addolorata dei bassifondi che, per amore del suo uomo in galera per ricettazione, si prostituisce lungo un viale della periferia milanese. E che, sempre per amore, prima seduce e poi tradisce un cliente invaghitosi di lei. Sono racconti pervasi di notevole fisicità e sensualità, talora di ironia, che risaltano quasi fossero simboli, cataloghi di sogni, quadri esistenziali o addirittura pagine di fotoromanzo, ambientati – come di consueto in Testori – tra società ciclistiche, palestre di boxe, immensi caseggiati. Ma qui trova spazio anche il mondo dorato della rivista e della commedia musicale, con i nomi mitici di Macario, Wanda Osiris, Carletto Dapporto, e sopra tutti Lauretta Masiero, di cui Testori fu sempre grande ammiratore.

“Ho lasciato il teatro, quel giorno folle di fine febbraio in cui iniziava l’incubo della pandemia, nei panni della Monaca di Monza dei Promessi Sposi di Testori, e Testori fa rinascere adesso la Gilda… – racconta la protagonista Laura Marinoni – Mi sembra di conoscerla, la Gilda. E la lingua stupefacente con cui l’autore la fa parlare, come un torrente in piena; quella vitalità senza freni che racconta la fatica di sopravvivere e la passione incontenibile per il sesso sì, ma soprattutto per l’amore. Testori mi commuove, sempre. E mi diverte, mi fa sentire a casa, agganciata agli anni in cui stavo per venire al mondo e che poi ho respirato da bambina. Mi aiuta a ridare forma al nostro mondo di oggi, tornando all’autenticità. Non c’è mai giudizio in Testori, solo uno sguardo innamorato per i suoi personaggi esuberanti di periferia, soggetti da fotoromanzo dal cuore spalancato“.
La Gilda è una bellezza da bassifondi, appassionata e sensuale, ma anche spaventata e pudica, che brucia la sua vita tra le strade e le case popolari del quartiere Mac Mahon, in una Milano anni Cinquanta che non esiste più. Ha fatto del letto la sua professione per mantenere il Gino Bonfanti, uno di quei “bei mori” per i quali perde la testa ma di cui, alla fine, riuscirà a liberarsi.
Lo spettacolo è una cantata teatrale piena di musica, canzoni, suggestioni legate a Milano. La narrazione diventa un tutt’uno con la musica.
“La prima musica che si affaccia al balcone della Gilda – racconta il musicista e pianista Alessandro Nidi – è una canzone di Jannacci. È una di quelle che amo di più e che, in questo frangente, non si lega nemmeno tanto al racconto. Ma profuma, odora di quella Milano, racconta precisamente quelle persone, quelle piazze, quelle vie. Ho provato però ad andare oltre. E si sono presentati poeti-musicisti immensi come Ferré o Monteverdi. La sorpresa è che Testori li trasforma. Avvicinandosi alla Gilda le loro musiche cambiano prospettiva, si plasmano nel suo mondo, raccontano sentimenti nuovi. Qui le canzoni assumono funzioni alternanti: sono cantate dal personaggio e diventano voce viva di questa donna, oppure approfondiscono le tematiche del racconto riproponendo altre storie. E allora non sarà più Gilda a cantare ma la voce dell’attrice. Sarà Laura che si sostituirà al personaggio suggerendoci un nuovo pensiero, uno sguardo da fuori, una lettura diversa. Il pianoforte e il pianista accompagnano la protagonista come i suoi amici del cuore; in altre occasioni diventano commento intimo, ispirandosi a quella scrittura avvolgente, alle sfumature della voce di Laura, alla passione vera, semplice e profonda della sua Gilda. Ecco che provano insieme a riempire l’aria di note dolenti o serene, nella speranza che possano divenire, almeno per un attimo, un tutt’uno con la Gilda del Mac Mahon“.

INFO SPETTACOLO
Biglietti da 18€ a 28€ + prev. in vendita alla biglietteria del Teatro oppure online su www.teatrosocialecomo.it
TEATRO SOCIALE
giovedì, 11 novembre – ore 20.30
La Gilda
tratto da La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori
con Laura Marinoni
Pianoforte Alessandro Nidi
Adattamento e cura registica Laura Marinoni
Direzione musicale Alessandro Nidi
Costumi Gianluca Sbicca
Produzione International Music and Arts
PROSSIMI APPUNTAMENTI PROSA
sabato, 12 febbraio 2022 – ore 20.30
MISERICORDIA
Regia Emma Dante
giovedì, 24 febbraio 2022 – ore 20.30
ENRICO IV
con Sebastiano Lo Monaco
Regia e scene Yannis Kokkos
mercoledì, 9 marzo 2022 – ore 20.30
ALESSANDRO HABER, ALVIA REALE
in MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE
Regia Leo Muscato
martedì, 15 marzo 2022 – ore 20.30
MASSIMO DAPPORTO E ANTONELLO FASSARI
in DELITTO DI VIA DELL’ORSINA
Adattamento e regia Andrée Ruth Shammah
giovedì, 17 marzo 2022 – ore 20.30
ETTORE BASSI
in L’ATTIMO FUGGENTE