Aspettando Parolario: Mario e Paolo Schiani presentano il libro “Il fucile dietro la schiena”
“Quelle di Mario e Paolo sono parole importanti perché intense e sentite come possono esserlo solo quelle di un figlio nei confronti di un genitore, e di un maschio in particolare, nei confronti del proprio padre. Sono parole che restano come insegnamento per tutti perché vengono dalla scuola più importante che ciascuno di noi possa frequentare, la vita”.
Questo un brano tratto dalla prefazione del filosofo e docente Gianfranco Giudice al libro “Il fucile dietro la schiena”scritto dal giornalista Mario Schiani e da suo fratello Paolo Schiani – Dominioni Editore. La presentazione per ASPETTANDO PAROLARIO Giovedì 18 Novembre alle 17.00 presso la Sala Benzi del Liceo Alessandro Volta di Como

Siamo nel settembre del 1943, in piena seconda guerra mondiale, e l’armistizio di Cassibile, con il quale l’Italia firma la resa incondizionata agli alleati, cambia le carte in tavola. Quello che succede da questo momento fino alla fine del conflitto viene raccontato attraverso le esperienze di Natale Schiani, classe 1922, che farà parte della grande schiera degli IMI (Internati militari italiani) e che, dopo essere stato deportato insieme a moltissimi altri soldati italiani, per due anni diventerà un numero, il 28605.
Mario e Paolo Schiani, partendo dalle lettere che Natale, loro padre, scrisse e ricevette durante il periodo di prigionia, e dai suoi rari racconti – Dopo la liberazione, sul desiderio di registrare il passato prevale in lui la voglia di tornare a vivere – hanno ricostruito minuziosamente la storia della deportazione e successiva prigionia all’interno di una ricostruzione storica altrettanto minuziosa.
Leggendo il libro avremo modo di incontrare un uomo dal carattere schietto e diretto, sostenuto da una determinazione espressa fin da bambino – si fece bocciare in quarta elementare perché non gli piaceva la maestra – e di seguirne il viaggio cominciato dal settembre del ’43. Conosceremo la catena di solidarietà commovente che ha accompagnato questo viaggio – Durante il trasferimento al Lager, capita che i soldati lancino bigliettini dai vagoni bestiame nei quali sono stipati; i civili li raccolgono e scrivono a casa. Leggeremo la prima delle lettere di Natale inviate dal Lager – Miei Carissimi. Ecco le mie prime notizie. Ripercorreremo, attraverso l’interessante e ampia bibliografia che comprende il Diario Clandestino di Giovannino Guareschi e, dello stesso Paolo Schiani: Mio padre. Una vita tra due laghi e otto Lager, le insensate crudeltà della prigionia.
In questo libro, che riporta una testimonianza personale all’interno di un quadro storico più ampio e conosciuto – e che è bene continuare a ricordare – i temi vengono analizzati con la profondità e la precisione che contraddistingue i due autori. Una storia che parla di carattere e ideali e che rappresenta l’occasione per riflettere e approfondire la purtroppo ancora poco conosciuta seconda Resistenza, una resistenza parallela a quella dei partigiani e altrettanto importante; su cosa significò, e quali rischi comportò sia per Natale Schiani sia per tutti coloro che vi presero parte.
Tali esempi luminosi di fermezza rappresentano la bussola che orienta il cammino di chi cerca e vuole, esercitando la propria libertà e responsabilità, approssimarsi il più possibile per quelle che sono le nostre forze a ciò che è giusto, sapendo che si può perché qualcuno l’ha fatto. (Gianfranco Giudice).
Appuntamento da non perdere, quindi, la prima presentazione del libro “Il fucile dietro la schiena” di Mario e Paolo Schiani, che si terrà giovedì 18 novembre alle 17 nell’aula Benzi del liceo classico Alessandro Volta di Como. Appuntamento di Aspettando Parolario, condotto dal giornalista Alessio Brunialti.
L’INGRESSO è GRATUITO, MA CON GREEN PASS E PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA. Prenota qui
Sabrina Sigon