La parola crea le cose e le fa accadere…un’indagine tra musica e filosofia. A DUE VOCI

La nuova edizione del Festival A Due Voci – dialoghi di musica e filosofiache inizia domani, giovedì 18 novembre, per la prima volta, sarà promosso nell’ambito della Journée mondiale de la philosophie patrocinata dall’UNESCO
Il programma, ricco di incontri fino al 21 novembre (tutti ad ingresso libero, alcuni con prenotazione obbligatoria. Sul sito aduevoci.org tutte le informazioni), ruota intorno al tema prescelto che èLa Parola. Già nelle due anteprime, il cinema con Alberto Cano e la musica con il pianista Sergio Lattes, il tema dei rapporti che musica e filosofia hanno con la parola è stato affrontato, nei prossimi giorni l’indagine proseguirà grazie ai progetti pervenuti al festival con la Call For Projects lanciata lo scorso luglio. Sono oltre cinquanta progetti originali di ricerca musicale e filosofica di giovani nati dopo il 1986 scaturiti dalle parole musicali della filosofia o da quelle filosofiche della musica, attraverso le più diverse forme di creatività. Tra questi ne sono stati selezionati diciannove che animeranno un fitto calendario di iniziative nel Salonedi Palazzo Valli Bruni in via Rodari 1. Uno spazio che, grazie alla generosità dell’Accademia Giuditta Pasta e della sua Presidente Roberta Di Febo, da quest’anno sarà la nuova sede della Casa della musica, associazione che dal 2014 organizza il Festival A due voci.
Curatore del festival è il Maestro Bruno Dal Bon che, a proposito del tema di quest’anno, scrive:
La musica è una realtà inassegnabile che non menzionerà mai nulla, nemmeno il testo di cui si serve nella canzone o nell’aria. Questo è il primo segreto dell’arte musicale, un’arte indifferente alla parola, un’arte che non può essere né vera né bella. Un oggetto indicibile e singolare che tuttavia cerchiamo ostinatamente di definire. La filosofia è costituita invece da un’infinità di parole che si appropriano della vita trasformandola in concetto, pensiero, parola, appunto. Oggetti permanenti ai quali ci affidiamo per cercare in tutti i modi di garantirci una nozione di mondo stabile e predicabile.
I protagonisti


FESTIVAL A DUE VOCI 2021
promosso nell’ambito della
Journée mondiale de la philosophie – UNESCO
Como, 18 – 21 novembre
Palazzo Valli Bruni – via Rodari 1
Tema del Festival
Parole, tra musica e filosofia
GIOVEDI’ 18 NOVEMBRE
In apertura della ressegna, alle ore 18:00 si potrà assistere a “ELEMENTI dynamic and permanent transformation”, una performance presentata delle cantanti e performers Sara Stifani e Chiara Liuzzi. Il progetto musicale indaga, attraverso composizioni originali e tecniche improvvisative, rapporti, connessioni e interazioni tra i cinque elementi che governano il mondo: legno, fuoco, terra, metallo e acqua.
Alle ore 21:00 sarà la volta della lezione concerto della pianista Francesca Maria Villani che proporrà “Musica Activa, la rottura dell’armonia”, un percorso filosofico e musicale da Bach a Berg, da Leibnitz ad Hannah Arendt. Saranno eseguite le Variazioni Goldberg di Bach e la Sonata op 1 di Berg.
VENERDI’ 19 NOVEMBRE
Alle ore 17:00 si esibirà la filosofa e violinista Anna Pederielli, nel concerto “Il ritmo nelle parole di Nietzsche e nella musica di Čajkovskij: tempo cronologico e vissuto temporale”. La musica è una delle principali forze motrici che muove Nietzsche nei suoi esperimenti di comunicazione filosofica. Egli trova nel ritmo un elemento risolutivo, tratto altrettanto importante per il compositore russo Čajkovskij.
Seguirà alle ore 18:00 “I demoni di Nietzsche”, una performance danzata interpretata da Matteo Mascolo. La danza contemporanea di Mascolo si basa sulla tecnica e la filosofia di Humphrey, ispirata a Nietzsche, esplorando la compostezza e la luminosità di movimenti apollinei in contrasto a movimenti di totale abbandono alla gravità, che avvertono il caos dell’essere e bramano istinti dionisiaci.
Alle ore 18:30 si potrà partecipare all’incontro “Musica e Affetti” a cura di Lorenzo De Donato e Natalia Martinez che, esplorando le teorie filosofiche sugli affetti di Kircher, Du Bos, Batteaux, Andrè, proveranno a indagare questo antico tema alternando alla riflessione a voce alta le meravigliose musiche barocche di Telemann, con l’esecuzione dal vivo delle Fantasie per flauto solo del compositore tedesco.
A conclusione della giornata, alle ore 21:00, sarà la volta della pianista Anna Bottani e della filosofa e relatrice Manuela Verdino che proporranno “Un sogno ad occhi aperti”. Durante il concerto, grazie alla musica di Chopin e Ravel, il pubblico verrà trasportato in un vero e proprio sogno, che toccherà le corde più intime del subconscio, portando a scoprire immagini spaventose, creature fantastiche, paure, segreti, e speranze che solo nei nostri sogni possono essere trovate.
SABATO 20 NOVEMBRE
La giornata di sabato, invece, si apre alle ore 10:30 con il compositore Vito Schiuma che proporrà una conferenza con ascolti dal titolo “Zweisamkeit I, II e III”. Un ciclo di sue composizioni che esplorano il concetto filosofico della dualitudine.
Alle ore 11:15, al pianoforte si esibirà Danila Tomassetti in “Temi musicali “parlanti” nei Dieci Pezzi per pianoforte da Romeo e Giulietta di Sergei Prokofiev”. La lezione-concerto prenderà in esame i “Dieci Pezzi per Pianoforte da Romeo & Giulietta op. 75” e tenterà di spiegare con quali tecniche ed espedienti melodici, ritmici e timbrici Prokofiev riesca a dare dignità musicale a questa raccolta pianistica che diventa un mirabile esempio di musica descrittiva ed evocativa, pur senza alcun rimando letterario.
Nel primo pomeriggio, alle ore 15:00, verrà presentato il lavoro del giovane filosofo Federico Goldin: “L’ineffabile charme della creazione artistica. Filosofia e musica in Vladimir Jankélévitch”. L’intervento si propone di indagare gli aspetti fondamentali del pensiero di Vladimir Jankélévitch, in riferimento alle sue opere di filosofia teoretica e al suo pensiero riguardo alla musica.
Alle ore 16:00 è la volta del concerto conferenza dal titolo “Il violino nella musica di Goffredo Petrassi e Giovanni Piana” a cura dei violinisti Alessandro Cazzato, Sharon Tomaselli e del compositore Paolo Geminiani. Il progetto intende ripercorrere due aspetti fondamentali della musica violinistica contemporanea: la lezione musicale di Goffredo Petrassi e il contributo musicale del filosofo Giovanni Piana.
A seguire, alle ore 17.00, si esibiranno il duo composto dal filosofo Edoardo Toffoletto e dal pianista Artin Bassiri Tabrizi che proporranno “CANTI DELLA SERA E DELLA NOTTE Tra Schumann-Hölderlin e Chopin-Jankélévitch”. Una lezione-concerto attorno alle due voci della notte musicale romantica, la sera e la notte, rispettivamente incarnate da Schumann e Chopin, intrecciando un percorso tra musica, letteratura, psicanalisi e filosofia, per offrire un’esperienza estetica (concerto) e un itinerario concettuale (lezione) che espliciti il diverso timbro della notte.
Alle 18:30 si potrà assistere al concerto conferenza “Creare a due voci: il processo compositivo di Ciaccona, Intermezzo e Adagio per violoncello solo (1945) di Luigi Dallapiccola e Gaspar Cassadò, tra tradizione scritta e pratica strumentale” a cura dei violoncellisti Francesca Scigliuzzo e Alessandro Mastracci. La collaborazione tra i due maestri, ha prodotto un capolavoro innovativo tanto per le soluzioni compositive sperimentate da Dallapiccola quanto per le tecniche strumentali adottate da Cassadó, alla ricerca di modalità di espressione adatte a una musica nuova nata da una poetica condivisa.
A conclusione della giornata, alle ore 21.00 si esibiranno nel recital per flicorno e pianoforte dal titolo “Reimagining opera”, il duo composto da Dario Savino Doronzo e Pietro Gallo. Fil rouge è il tema della ‘rilettura’, cifra stilistica ed estetica adatta a congiungere due mondi così diversi quali la musica colta e il più liquido Jazz moderno. Il progetto ripercorre un cammino singolare, nell’alveo dell’interpretazione, in sinergia con il pensiero del filosofo francese Paul Ricœur.
DOMENICA 21 NOVEMBRE
Domenica ultima giornata del Festival, alle ore 10:00 si potrà partecipare alla conferenza tenuta da Luca Maria Spagnuolo, storico dell’arte e dal filosofo Andrea Camparsi. “Gesamtkunstwerk e Pan. Le declinazioni della totalità in Wagner e Mahler” vuole mettere in risalto la differenza tra l’opera d’arte totale wagneriana e il sinfonismo panico mahleriano: due diverse declinazioni della totalità messe a confronto. Da una parte la wagneriana simbolica e strenua unità e dall’altra il mahleriano tutto vivente e naturale.
A seguire, alle ore 11:30 sarà la volta del pianista Giacomo De Rinaldis nella sua lezione concerto dal titolo “Il bisogno del tempo”. I brani che verranno affrontati nel corso della discussione saranno trattati come saggi sulla questione della temporalità, tasselli di un’immagine composita. Si scoprirà così che, come per la celebre affermazione aristotelica sull’essere, anche del tempo si può parlare in molti modi.
In successione, alle 15:00, avremo un progetto sviluppato dalla danzatrice armena e performer Aline Derderian in collaborazione con Valeria Della Valle con al centro l’opera della scrittrice e ballerina, anch’essa armena, Armen Ohanian che verso la fine del 1800 riuscì ad avvicinare il pubblico occidentale alla cultura caucasica. In ‘We should have gone to our winter home’, Aline Derderian sviluppa una serie di improvvisazioni danzanti in omaggio alla serie ‘poèmes dansés’ della Ohanian.
Alle ore 16:00 Rossella Gaglione, pianista e musicologa, esporrà il lavoro “La musica come avverbio di modo del pensiero: la riflessione di Vladimir Jankélévitch”. A partire dalle riflessioni del filosofo, musicologo e musicista Vladimir Jankélévitch sulla musica – considerata, insieme all’amore, Dio, la libertà, il tempo, come uno dei misconoscibili, inafferrabili dal linguaggio e dalla ragione.
Alle 18:00 Dario Falcone presenterà il progetto “Mozart: il canto della separazione”, un recital di pianoforte che mette a confronto testi della Grecia arcaica, “Il flauto magico” e certi aspetti del pensiero di Weil con l’esecuzione al pianoforte di pagine pianistiche e liederistiche mozartiane.
A conclusione della giornata si esibiranno il trio composto da Pietro Molteni, violista e relatore, Federico Ceriani al pianoforte e Mirco Bussi, clarinettista, proponendo la loro lezione concerto dal titolo “Mostri, lacrime e parole nelle note di Schumann”. L’amore per la letteratura accompagna Schumann sin dall’infanzia, tanto da non saper decidere se dedicarsi alla poesia o alla musica. Per questo motivo la sua musica diventa un intrico di parole, immagini, idee poetiche nascoste tra le note. Il trio per l’occasione eseguirà “Le Marchenbilder op.113” e “Marchenerzalungen op. 132”.