Palazzo del ghiaccio chiuso: incarico all’ingegnere Pedraglio. La riapertura resta una incognita



L’esperto ha già fatto un sopralluogo, altri previsti in questi giorni. Il presidente Csu:”Ci auguriamo tempi rapidi per le nostre società”
Tante le mail in redazione, come pure le telefonate dei lettori. Tanti che chiedono novità o certezze per la riapertura dello stadio del ghiaccio di Casate, chiuso da una settimana per problemi legati alla copertura. E le certezze sono ancora poche sulla tempistica anche se nelle ultime ore qualcosa si è mosso: è stato affidato l’incarico a Giovanni Noseda Pedraglio l’ingegnere esperto in strutture lamellari per valutare la situazione del palazzetto sportivo e capire come intervenire.
“Speriamo in una soluzione in tempi rapidi per tutti – spiega il presidente Csu Renato Acquistapace – anche se nessuno ha la sfera magica. Ci saranno verifiche ulteriori e poi gli interventi da fare per mettere in sicurezza l’intera struttura”. Anche lui, al momento, non si sbilancia sui tempi di una possibile riapertura. L’obiettivo resta quello di fare in fretta, il più in fretta possibile, in modo da poter ridurre i disagi per le società sportive.
Il Comune – lo ha annunciato nei giorni scorsi l’assessore allo sport Paolo Annoni – sta cercando possibili soluzioni per atleti e società che si allenano qui. Le piste del ghiaccio allestite per le festività di fine anno, ha spiegato Annoni, potrebbero dare una soluzione temporanea e non certo fdefinitiva grazie anche alla collaborazione dei comuni: da Como appunto, ad Erba ed Olgiate. Improponibile l’ipotesi Menaggio per la ormai vicina chiusura della Regina. Oltre 500 gli atleti che si allenano a Casate tra hockey ed altre discipline