Quanto spenderemo per il Natale? Le valutazioni dell’esperto del credito

Quest’anno, a differenza del 2020, sembra che il Natale sia salvo da restrizioni Covid troppo stringenti: per questo l’esperto del credito KRUK ha voluto indagare come ci si prepara economicamente al mese più spendaccione di tutti e capire come si comporteranno gli italiani nelle spese dedicate a regali, festeggiamenti e viaggi rispetto allo scorso anno.
La maggioranza del campione intervistato non sembra lasciarsi travolgere dall’entusiasmo per la libertà ritrovata: il 37,5% dichiara che, durante le festività, non spenderà di più rispetto al 2020 e il 25% sostiene che spenderà la stessa cifra, ma dedicando più budget ai regali. Questa si posiziona, infatti, come prima voce di spesa, con il 55.5% del campione che ne farà di più quest’anno rispetto al 2020, complice il desiderio di poter nuovamente incontrare di persona amici e parenti.
Oltre ai regali le altre prime voci per cui gli italiani prevedono di spendere nelle feste, anche per effetto della rinnovata socialità, sono: aperitivi e cene al ristorante (37%); spese dedicate a ricevere più gente in casa propria (per il 18% degli intervistati), e a seguire i viaggi (il 14,8% dei rispondenti spenderà di più per viaggiare). La voglia di viaggiare è sicuramente tanta per una parte del campione, tanto che un buon 20% si dichiara addirittura disposto a chiedere un prestito di 4-5 mila Euro per trascorrere il Natale ai Caraibi.
I regali, veri protagonisti della spesa per il Natale 2021, sono il metro di paragone per prevedere come ci si comporterà durante le feste: Il 28,6 degli intervistati dichiara che ne farà di più e il 33,9% che sceglierà dei doni più pratici e utili. Anche sul fronte della spesa le indicazioni sono interessanti, e rendono evidente sul campione il divario tra lo scorso Natale ed il prossimo: se nel 2020 appena il 10,7% ha dichiarato una spesa per i regali tra i 500€ e i 1000€, per quest’anno si raddoppia, con ben il 21.4% che prevede questa soglia di spesa. Il 5% del campione sarebbe addirittura disposto a fare un prestito pur di potersi concedere un Natale perfetto, con tutto ciò che si desidera.

L’esperto del credito mette quindi in guardia – “Attenti al revenge spending natalizio! Un Natale con meno restrizioni può spingere le persone a spese guidate più dalle emozioni che dalla razionalità. Ciò non significa precludersi la gioia di festeggiare, ma è importante essere consapevoli del budget a disposizione, evitando colpi di testa o spese superflue” – spiega Alicia Olmedilla Munoz di KRUK.
Complici sicuramente la pandemia, il susseguirsi dei lockdown ed il ruolo centrale della sostenibilità nella ripresa economica, dalla survey emerge sicuramente una maggiore attenzione per il Pianeta. Il 48% degli intervistati dichiara che sarà molto più attento perché il Natale sia ecosostenibile, e sembra ormai opinione comune che questo non debba per forza comportare costi maggiori: il 59% dei rispondenti ha dichiarato che la spesa per festeggiare in maniera eco-sostenibile è uguale a quella dedicata a un Natale più tradizionale, poiché è sufficiente fare attenzione ad effettuare acquisti più consapevoli. Tra le voci di spesa a cui si starà più attenti vi è in primo luogo lo spreco alimentare (56%), seguito dalla scelta di regali eco-friendly, come ad esempio evitando giocattoli in plastica e che richiedono anche l’uso di molte pile (38%), o prediligendo i negozi sotto casa (26%) ed infine prestando attenzione alle decorazioni natalizie e agli imballaggi per i pacchi regalo (23.5%).
Questo Natale 2021 sarà sicuramente più sociale e ricco di doni e festeggiamenti in presenza dove, si spenderà di più, ma meglio e con un occhio di riguardo verso la sostenibilità del Pianeta. Per tenere alti gli spiriti e il controllo sul budget, KRUK ricorda di non distogliere l’attenzione sulle spese che devono sempre essere pianificate e rendicontate, per non rischiare di eccedere troppo su acquisti superflui.
È vero però che i dati restituiscono un atteggiamento più pratico: su tutti, infatti, vince il regalo utile (34%) e anche le modalità di acquisto sono sintomo di un rinnovato buon senso, grazie all’utilizzo del Bancomat che si svela re indiscusso dei metodi di pagamento (57%), seguito dalla Carta di Credito (34%) e dal contante (un timido 9%).