Rincari bollette luce e gas: ecco da Acsm-Agam i consigli per ridurre la spesa

Come fare per risparmiare su costi delle bollette dell’energia elettrica e del gas? Ecco i consigli suggeriti da Acsm-Agam Spa.
L’impennata dei rincari a livello internazionale prosegue: oggi all’ingrosso l’energia elettrica per il 2022 è quotata 170 Euro/MWh e il gas 64 c€/mc. un anno fa, a fine 2020, l’energia elettrica per l’anno successivo, ossia il 2021, era quotata 51 e il gas 16 c€/mc.
Nei fatti, significa che andare a comprare il kWh o il mc per l’anno che viene, oggi costa dalle tre alle quattro volte di più.
“Il problema è determinato dai primi tre mesi del 2022 in cui avremo prezzi altissimi. Poi da primavera scenderanno un po’, tuttavia resteranno comunque a livelli alti (130 €/MWh l’energia elettrica e 50 c€/mc il gas)” spiega da esperto del settore Giovanni Perrone, amministratore delegato di Acel Energie.

La società di vendita luce e gas – presente a Monza, Como, Varese con lo storico marchio Enerxenia – ha divulgato attraverso i media tradizionali e i social consigli puntuali per consumare meno, e consumare meglio, la luce e il gas.
“Una scelta paradossale, che sembra andare contro il nostro interesse: in realtà fa parte del nostro modo di stare sul territorio, al fianco delle famiglie e delle imprese, specialmente in un momento tanto delicato quale quello da cui non siamo ancora completamente usciti legato alla pandemia e ai condizionamenti nell’esercizio delle attività”rimarca Perrone.
“Di fronte a questa impennata dei prezzi, che come è chiaro non dipende da noi ma dallo scenario internazionale visto che non aumentano i nostri margini bensì rincarano solo le materie prime, possiamo di fatto incidere attraverso un’attenta riduzione dei consumi”.
“In secondo luogo – continua Perrone -, soprattutto per il gas, che sarà utilizzato in maniera maggiore per via del ricorso al riscaldamento in particolare nei prossimi tre mesi, proprio il trimestre in cui il rincaro sarà maggiore, è consigliabile passare dal servizio di tutela ad un’offerta a mercato libero con tariffa a prezzo fisso. Questo consente di spalmare l’aumento di prezzo lungo tutto l’anno, ricomprendendo i mesi estivi a basso consumo, risparmiando dunque non solo sul primo trimestre 2022, ma sull’intero arco dell’anno”.
“In Acel Energie/Enerxenia – conclude Perrone – abbiamo MIACasa+ che in aggiunta a questo risparmio ne aggiunge un altro: il controllo fumi della caldaia incluso nel prezzo. È una spesa che comunque dovrei sostenere e quindi realizza un risparmio ulteriore”.
In calce due supporti utili a ridurre i costi delle bollette:
COME RISPARMIARE SULLA BOLLETTA DEL GAS
TERMOSIFONI
La spesa per riscaldamento è la componente principale della spesa per il gas.
Una notevole riduzione dei consumi si può ottenere ricorrendo all’installazione di valvole termostatiche sui termosifoni, ovvero delle manopole che consentono di regolarne la temperatura agendo sul flusso d’acqua calda. Con un investimento di poche decine di euro a valvola è possibile utilizzare il riscaldamento solo quando e dove serve: la valvola infatti si chiude quando si raggiunge la temperatura desiderata (e il termosifone smette di riscaldare) e si apre nel momento in cui la temperatura si abbassa (ed il radiatore riprenderà così a riscaldare l’ambiente).
Anche senza valvole è consigliabile di chiudere i termosifoni nelle stanze poco utilizzate, avendo poi cura di chiudere le porte delle stesse, soprattutto quella tra stanze che vengono scaldate maggiormente e quelle scaldate meno.
Generalmente i termosifoni sono posizionati sotto le finestre sulle pareti perimetrali e quindi il calore emanato dalla loro parte posteriore va a scaldare la parete fredda a contatto con l’ambiente esterno. Inserendo dei pannelli termo-riflettenti tra il termosifone e la parete esterna, anche il calore irradiato dalla parte posteriore del termosifone viene riflesso verso l’ambiente interno, con conseguente riduzione della dispersione di calore verso l’esterno della casa.
Infine è importante eliminare l’aria dai termosifoni: le bolle di aria negli impianti riducono l’efficienza dei termosifoni, che si riscaldano più difficilmente con un conseguente aumento del lavoro della caldaia e del consumo di energia.
L’ISOLAMENTO TERMICO
L’isolamento termico è forse la misura che più di tutte permette di ridurre i consumi e gli interventi possono essere di diversa natura ed entità.
Si parte con semplici buone abitudini, tipo quella di abbassare le tapparelle o chiudere le persiane durante la notte, che fa sì che venga notevolmente limitata la dispersione del calore interno attraverso i vetri delle finestre grazie alla camera d’aria che si forma tra l’infisso interno e quello esterno.
A proposito di infissi ci sono poi rimedi semplici ed economici per isolare dagli spifferi: in un qualunque negozio di bricolage, casalinghi e ferramenta si possono acquistare para-spifferi sottoporta per tappare le fessure tra la porta e il pavimento, strisce di guarnizione auto-adesive per sigillare le finestre che “non chiudono bene” e sigillanti al silicone da applicare sulle fessure tra vetro e telaio.
Se però si ha la possibilità di sostituire gli infissi con modelli a risparmio energetico (ad esempio quelli in PVC a doppi vetri) i benefici saranno doppi perché si avrebbero anche nei mesi estivi in cui è attivo il condizionamento e i costi sarebbero quantomeno dimezzati grazie alle agevolazioni fiscali.
LA CALDAIA
Anche la sostituzione della vecchia caldaia con una a condensazione di nuova generazione è un ottimo investimento, in quanto può ridurre i consumi da un minimo del 15% fino a un 30% in caso di riscaldamento autonomo.
Molto importante poi è il settaggio delle temperature della caldaia e dell’ambiente. Non c’è bisogno di scaldare l’acqua per la doccia a 60°C se poi devo miscelarla con l’acqua fredda: bastano 40 °C. Anche per i radiatori può bastare una temperatura di 60 °C, tenuto conto che la temperatura ambiente non deve mai superare i 20 °C (ogni grado in più è circa un +5% in bolletta!).
Infine la caldaia va tenuta sempre in buono stato di manutenzione: alcuni controlli e revisioni sono obbligatori per legge, ma una buona manutenzione è comunque condizione necessaria per avere un impianto efficiente e quindi economico.
IN CUCINA
Anche in cucina ci sono dei piccoli accorgimenti a costo zero che se adottati tutti i giorni, possono aiutare a ridurre i consumi di gas.
Innanzitutto è importante usare pentole adeguate alle dimensioni dei fornelli. Fuochi molto grandi per padelle piccole comporteranno un inutile spreco di calore perché la parte di fiamma che fuoriesce si disperde nell’aria ed inoltre rovina pentole e manici. Così come fornelli piccoli per pentole troppo grandi genereranno un eccessivo consumo, in quanto richiederanno più tempo ed energia per raggiungere la temperatura ideale.
Anche usare la pentola giusta può fare la differenza: padelle e pentole di buona qualità costruttiva come quelle in acciaio aiutano a trasmettere e trattenere meglio il calore, mentre le pentole a pressione riducono del 50% i tempi di cottura.
Quando mettiamo a bollire l’acqua per la pasta, non mettiamone più del dovuto, se possibile non usiamo acqua troppo fredda e usiamo il coperchio: bollirà molto prima, generando un notevole risparmio.

COME RISPARMIARE SULLA BOLLETTA DELL’ENERGIA ELETTRICA
ILLUMINAZIONE
Innanzitutto, partire dalle abitudini, recuperando quelle buone che avevamo prima che la comodità prendesse il sopravvento, magari facendoci aiutare dalla tecnologia.
Ad esempio, è vero che spegnere l’interruttore della luce quando si esce da un ambiente può sembrare un consiglio della nonna, ma oltre a non essere mai superfluo, grazie alla tecnologia può diventare molto efficace: in alcuni ambienti tipo la cantina o la soffitta – dove ci si reca meno di frequente e si sta in genere poco tempo – può essere utile installare un interruttore a tempo che spenga la fonte luminosa dopo qualche minuto, mentre nel giardino (per chi ha la fortuna di averlo) si possono usare luci automatiche che si attivano grazie a sensori di movimento oppure, trattandosi di uno spazio all’aperto, usare lampade a energia solare che si caricano di giorno e illuminano di notte. Insomma, con investimenti di piccola entità è possibile ridurre i consumi nella nostra abitazione partendo dall’’illuminazione artificiale che rappresenta il 10-15% dei costi energetici domestici.
Spegnere le luci non è l’unica soluzione per diminuire i costi delle bollette. Un altro investimento tutto sommato contenuto è l’acquisto di lampadine a risparmio energetico (tipo i LED) che consumano molta meno energia. Le lampadine tradizionali a incandescenza o alogene solo il 10-15% dell’elettricità consumata viene resa in luce, il resto viene trasformato in calore.
ELETTRODOMESTICI
Nei fatti questi sono interventi di efficientamento energetico piccoli, ma comunque efficaci. Investire in elettrodomestici a basso consumo sicuramente non è una spesa da poco, ma ha comunque un ritorno immediato, già nella prima bolletta: il frigorifero, ad esempio, è in assoluto l’elettrodomestico che consuma più elettricità perché sempre in funzione, ma anche la lavatrice e la lavastoviglie impattano non poco sui consumi. Che li si cambi o no, poi, ci sono comunque delle buone norme di utilizzo degli elettrodomestici, totalmente gratuite che, essendo ripetute nel tempo, possono portare a risparmi apprezzabili: mandare lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e tenere pulire i filtri migliora sensibilmente l’efficienza di ogni ciclo di lavaggio. Anche il ciclo del frigorifero può essere ottimizzato: aprire e chiuderlo in continuazione prendendo un ingrediente alla volta quando si cucina o inserire cibi ancora caldi ne peggiora l’efficienza, mentre inserire cibi ancora congelati, oltre a garantire uno scongelamento più sano e corretto, lo aiuta a tenere la temperatura, che in invero possiamo anche alzare a 5°C. Come per lavatrici e lavastoviglie, anche frigorifero e freezer vanno tenuti a pieno carico: una volta portati a temperatura gli alimenti, sono loro stessi ad aiutare il motore a tenere la temperatura. Forno e ferro da stiro poi, sono davvero “energivori” per via della loro resistenza elettrica. Per entrambi vale lo stesso consiglio: vanno rispettivamente puliti e svuotati dopo ogni utilizzo perché il grasso residuo nell’uno e il calcare nell’altro ne peggiorano l’efficienza.
DISPOSITIVI ELETTRONICI IN STAND-BY
Per quanto le aziende propongano nuovi modelli sempre meno dispendiosi in termini di consumo energetico, il problema è che l’utilizzo dei dispositivi continua ad aumentare perché se ne aggiungono continuamente di nuovi: modem per il wi-fi, decoder per la pay-tv, amplificatore per l’Hi-Fi, assistenti vocali e chi più ne ha più ne metta. Purtroppo tutti questi strumenti consumano energia anche quando rimangono connessi in stand-by alla rete elettrica, generando i cosiddetti “carichi fantasma”, che possono arrivare a costituire anche il 75% del consumo totale di elettricità. Si stima che la maggior parte delle famiglie abbia più di una dozzina di dispositivi elettronici, e staccare la spina a ciascuno di essi è praticamente impossibile. Un trucco pratico e poco costoso potrebbe essere quello di raggruppare i dispositivi con una presa multipla, meglio ancora se tramite una ciabatta con interruttore, in modo da disattivarli collettivamente. Accorpando il PC, il monitor e la stampante è possibile staccare con un solo gesto tutta la postazione per lo smart working quando si guarda la TV. Così come mettere sotto un unico comando la TV, il lettore DVD, il decoder per la pay-tv, l’impianto Hi-Fi e la consolle per videogames, permette di staccare tutto l’impianto di entertainment quando si è al lavoro. Il risparmio a fine anno è garantito!
FOTOVOLTAICO
Tutto quello che abbiamo visto finora ci permette di consumare meno, ma ci sono altre due forme per risparmiare sui costi della bolletta.
Il primo è produrre parte dell’energia che si consuma. Per assurdo, se anche non rivedo le mie abitudini e non adotto gli accorgimenti appena esposti, ho comunque la possibilità di ridurre il mio impatto ambientale e la bolletta a fine anno.
Come? Auto-producendo l’energia che consumo invece di comprarla. Installando un impianto fotovoltaico sul tetto di casa, i pannelli catturano l’energia solare e la trasformano in energia elettrica, permettendoci di produrre fino al 90% dell’energia che consumiamo e di rivenderla quando non siamo in casa.
Per chi ha la possibilità, l’investimento in un impianto fotovoltaico è il miglior investimento che si possa fare in questo momento: da un lato i costi alti dell’energia che andremmo ad evitare mi alzano il tasso di rendimento dell’investimento. Dall’altro i bonus fiscali in vigore mi dimezzano il costo dell’investimento stesso. Questa combinazione di fattori fa sì che quello in energia pulita sia il miglior investimento che possiamo fare: non ci sono ad oggi forme di investimento così remunerative e con un profilo di rischio così basso.
IL MOMENTO GIUSTO
Un ultimo consiglio, che non ci farà consumare “meno”, ma “meglio” è quello di prestare attenzione alla propria tariffa: se si dispone di un contratto con prezzi differenziati per fascia oraria, rimandare alla sera e ai weekend i consumi differibili (es.: lavastoviglie e lavatrice). Certo, l’ambiente non ci guadagna nulla, ma almeno il portafoglio sì.
