“Gli angeli ribelli” di Pagani esposti alla Pinacoteca Civica

“La caduta degli angeli ribelli”, realizzato dal pittore Paolo Pagani, è stato concesso in comodato da Guglielmo e Marianna Poletti
Da ieri la Pinacoteca Civica di Como si è arricchita con una nuova importante opera: “La caduta degli angeli ribelli”, grande dipinto seicentesco realizzato dal pittore Paolo Pagani, nato a Castello Valsolda nel 1655 e morto a Milano nel maggio del 1716. Il dipinto raffigura la terribile punizione degli angeli ribellatisi all’autorità divina. L’arcangelo Michele e i suoi compagni irrompono dall’alto, sbaragliando con la forza delle armi le schiere dei loro antichi compagni sedotti dal male, in una raffigurazione concitata e pervasa di forza visionaria, tipica della pittura di Pagani.

“La caduta degli angeli ribelli” fu realizzato negli ultimi anni del 1600, quando il pittore, rientrato in patria dopo un lungo soggiorno di lavoro in Austria, Boemia e Polonia, affrescò la volta della chiesa di Castello in Valsolda, un capolavoro assoluto della pittura italiana di quegli anni, in cui ritroviamo la sulfurea esibizione di virtuosismo anatomico e l’incandescente temperatura espressiva, sempre al di là dei canoni più consueti, che caratterizza anche la tela esposta da ieri.
L’opera è stata svelata al pubblico dall’assessore alla Cultura del Comune di Como, Livia Cioffi, e la presentazione degli storici dell’arte Alessandro Morandotti e Paolo Vanoli intervistato da Alessia Roversi.
Il quadro, che è stato collocato nel Salone d’onore di Palazzo Volpi, sede della Pinacoteca, è stato concesso in comodato da Guglielmo e Marianna Poletti, in ricordo del padre Huberto, appassionato conoscitore della pittura lombarda secentesca. Il dipinto rimarrà esposto per 5 anni.