Il bravo Arthur Miles si ferma alla semifinale di The Voice Senior
Non è bastata una intensa interpretazione di “Stand by me” ad Arthur Miles per arrivare alla finale della seconda edizione di The Voice Senior, talent di Rai 1 condotto da Antonella Clerici e riservato agli uomini e le donne over 50. Ieri sera il cantante americano, da anni residente ad Orsenigo, è stato eliminato dal suo coach Clementino al knock out, la sfida diretta tra i componenti della squadra che ha decretato i finalisti.
Un vero peccato perchè Arthur aveva tutte le carte in regola per giocarsela fino in fondo. Nelle blind audition aveva fatto “girare la sedia” a tutti e quattro i coach (Loredana Bertè, Gigi D’Alessio, Orietta Berti e Clementino), cantando “What a wonderfull world” di Louis Armstrong e aveva poi scelto di gareggiare con i colori del rapper napoletano.
Per la semifinale di ieri sera ogni concorrente ha eseguito un brano assegnato dai coach e ad Arthur Miles è toccata “Stand by me” portata al successo internazionale da Ben E. King nel 1961 e ripresa in italiano da Adriano Celentano con il titolo di “Pregherò”. Nel knock out il cantante oroginario di Indianapolis in Italia da trent’anni, ha sfidato Luciano Genovesi che ha cantato “L’isola che non c’è” di Edoardo Bennato e Pino Puggelli scatenato in “I was made for lovin’ you” dei Kiss, Clementino ha scelto di proseguire la gara con Genovesi e salutare, seppur a malincuore, Arthur Miles.

Anche prima di The Coice Senior Miles era molto conosciuto nel mondo della musica, specie per la sua collaborazione con Zucchero Fornaciari (sua è la voce che introduce il celebre “Devil in me”), ma ha lavorato con Paolo Conte, Andrea Mingardi, Gloria Gaynor, per citare alcune collaborazioni, ampia anche la sua discografia personale che sta per arricchirsi di una nuova canzone, come ha riportato ieri il quotidiano La Provincia di Como, contro la violenza sulle donne. Bravo Arthur