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Maxi-truffa finanziaria da milioni di euro: la Finanza blocca conti e case di due comaschi

19 gennaio 2022 | 09:50
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Maxi-truffa finanziaria da milioni di euro: la Finanza blocca conti e case di due comaschi
Maxi-truffa finanziaria da milioni di euro: la Finanza blocca conti e case di due comaschi
Maxi-truffa finanziaria da milioni di euro: la Finanza blocca conti e case di due comaschi
Maxi-truffa finanziaria da milioni di euro: la Finanza blocca conti e case di due comaschi

Operavano su un sito online, ora bloccato. Altri provvedimenti per loro. IL sistema utilizzato spiegato dagli inquirenti

Lo scenario – in attesa di riscontri ulteriori – è quello di una maxi truffa finanziaria che vede come indagati due uomini domiciliati a Como. Uno agli arresti domiciliari, l’altro in carcere. I due erano rispettivamente parte del Consiglio di Amministrazione e del Comitato di Sorveglianza della Ixellion, società con sede in Lussemburgo e facente parte di un gruppo di aziende operanti nel settore dell’innovazione tecnologica. Finanza di Como e Procura, dopo mesi di intercettazioni, muovono numerose contestazioni ai due comaschi arrestati. Questo il comunicato ufficiale diffuso oggi.

PR O C U R A D E L L A R E P U B B L I C A D I C OMO
COMUNICATO STAMPA

Ritenuto che sia di interesse pubblico la divulgazione di informazioni riguardanti:
– la diffusione del fenomeno dell’abusivismo finanziario (connesso a reati di truffa ai danni degli
investitori ed al reimpiego dei capitali accumulati con tali attività) e
– l’azione di contrasto svolta dalle Autorità,
fatta salva la presunzione di innocenza – in base agli artt. 27 della Costituzione, 6 della
Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo, 47 e 48 della Carta dei Diritti Fondamentali
dell’Unione Europea – delle due persone sottoposte ad indagini e soggette a misure cautelari
personali e reali nonché la possibilità per le medesime di far valere, in ogni fase del procedimento,
la propria estraneità ai reati per cui si procede,

si comunica che il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Como, a
seguito di una articolata indagine, ha eseguito, in data odierna, i provvedimenti coercitivi (custodia
cautelare in carcere ed arresti domiciliari) e i sequestri preventivi emessi dal Giudice per le Indagini
preliminari su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di due cittadini italiani
domiciliati a Como, componenti, rispettivamente, del board (Consiglio di Amministrazione) e del
supervisory board (Comitato di Sorveglianza) della Ixellion, società originariamente di diritto
estone ed attualmente con sede in Lussemburgo, nonché componenti del Consiglio di
Amministrazione di altre società con sede all’estero.

In base ai provvedimenti coercitivi emessi dal G.I.P. presso il Tribunale di Como, le due persone
sottoposte ad indagini sono accusate:
– di truffa ai danni di numerosi investitori residenti in varie parti d’Italia (alcuni di questi
creditori di altra società), perpetrata anche tramite tecniche di comunicazione a distanza (a
mezzo di: un sito web dedicato alla IXELLION OU, comunicazioni via mail, pubblicità su
giornali finanziari), per avere prospettato che la IXELLION OU fungeva da holding di un
gruppo di aziende operanti nel settore dell’innovazione tecnologica e che era prossima la sua
quotazione in borsa, ad oggi non verificatasi, indicando, nell’ambito di periodi diversi, varie
piazze europee (quali Francoforte, Monaco, Malta, Parigi, Vienna, Lussemburgo); in
particolare, mediante la divulgazione a mezzo internet, è stato dato particolare rilievo al
principale asset mobiliare detenuto dalla società consistente in filamenti di nickel utilizzati
nel settore aeronautico dall’asserito controvalore di oltre 2 miliardi di euro, inducendo,
conseguentemente, detti investitori alla sottoscrizione di acquisto delle azioni IXELLION
mediante cessione di crediti o acquisto diretto. Tale strumenti finanziari (ceduti in
violazione del d.lvo 58/1998) si sono rivelati avere un valore nullo o comunque
notevolmente inferiore rispetto al valore attribuito in sede di contrattazione, mentre gli
acquirenti sono stati nel tempo invitati a mantenere l’investimento attraverso aggiornamenti periodici – ritenuti inattendibili – sulle procedure adottate per la quotazione in borsa (per tale
reato è stata disposta la custodia cautelare in carcere per il componente del Board della
IXELLION e degli arresti domiciliari per il componente del supervisory board della società,
nonché il sequestro, mediante oscuramento, del sito internet della società IXELLION),
– di abusivismo finanziario (delitto p. e p. dall’art. 166 del d.lvo 58/1998), per avere svolto,
senza la prescritta autorizzazione, servizi di investimento e – prospettando la prossima
quotazione in borsa della società IXELLION (che non risulta avvenuta alla data di
emissione dei provvedimenti cautelari) presso varie sedi finanziarie di volta in volta indicate
in Monaco, Francoforte, Parigi, Malta, Lussemburgo – promosso, nonché collocato, presso
almeno 160 investitori, anche tramite tecniche di comunicazione a distanza (a mezzo
apposito sito web della IXELLION, comunicazioni via mail, pubblicità sui giornali
finanziari), azioni della società in questione ad un prezzo oscillante tra 0,40 euro ed un euro
ad azione (per tale reato è stata disposta la custodia cautelare in carcere per il componente
del Board della IXELLION e degli arresti domiciliari per il componente del supervisory
board della società nonché il sequestro, mediante oscuramento, del sito internet della società
IXELLION),
– di autoriciclaggio (delitto p. e p. dall’art. 648 ter.1 c.p.), anche a mezzo di dispositivi home
banking, di parte dei circa 4 milioni di euro erogati dagli investitori delle azioni IXELLION,
confluiti su di un C/C tedesco intestato ad una società, GUS INVESTMENT, controllante
della IXELLION e comunque riconducibile ai due indagati (visto che il componente del
comitato di sorveglianza della IXELLION detiene il patrimonio sociale della GUS
INVESTMENT mentre il componente del Consiglio di Amministrazione della IXELLION è
abilitato ad operare da remoto sul conto corrente tedesco della GUS INVESTMENT) in
attività economiche, imprenditoriali, speculative (acquisto di autovetture di grossa cilindrata
intestate ad altra società ma sempre riconducibile agli indagati, di metalli pregiati quali
nickel ed oro, di materiale hardware, nonché di spettrometri fluorescenti).
Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Como è altresì impegnato a dare esecuzione ai
sequestri disposti dal Giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura della
Repubblica, concernenti:
– il profitto di tali reati, nell’attuale stato delle indagini preliminari stimato in circa 1.150.000
euro;
– le somme di denaro e i beni immobili siti in Como nella disponibilità degli indagati e del
valore sproporzionato rispetto ai redditi da questi dichiarati (ai sensi dell’art. 240 bis c.p.),
nell’attuale stato delle indagini preliminari stimato in circa 2.250.000 euro;
– il sito Internet e la “App” informatica, entrambi riconducibili alla società IXELLION OU.
Gli elementi indiziari, raccolti in questa fase delle indagini preliminari, sono consistiti nella analisi
della denuncia querela presentata da alcuni degli investitori, nelle audizioni di parte di detti
investitori, in intercettazioni di conversazioni, negli esiti di Ordini Europei di Indagine penale
emessi dalla Procura della Repubblica ai sensi del d.lvo 108/2017 nei confronti di vari Paesi della
Unione Europea quali Estonia, Germania e Lussemburgo, cui è stata data esecuzione grazie alla
preziosa collaborazione del desk italiano presso Eurojust.

Il Procuratore della Repubblica
Nicola Piacente