Quando tornare a fare sport dopo il Covid: tempi e visite, il via libera del Ministero




I dettagli del protocollo messo a punto dal medico comasco Santoro. I professionisti quasi subito in campo, tempi accorciati.
E’ un tema che sta interessando migliaia di persone, società sportive in particolare. Che ora sanno di dover seguire una procedura ben stabilita: la visita medica per il cosidetto “Return to play”, il rientro in campo dopo il Covid. Situazione che tocca da vicino tantissimi ragazzi del territorio, molti dei quali ancora alle prese con l’incertezza di quando effettuare i controlli necessari. Il ministero della Salute, in accordo con il Comitato tecnico scientifico, ha approvato il protocollo per la visita medico sportiva per l’attività agonistica dopo la guarigione dal Covid. E’ già in funzione.
Il protocollo – presentato nei mesi scorsi da Biagio Santoro, direttore della Medicina dello sport dell’Asst Lariana – è stato messo a punto dalla Federazione Medico Sportiva Italiana. Il nuovo documento chiarisce e semplifica la procedura per tornare in campo, riducendo i tempi di attesa per la visita e semplificando gli accertamenti. Cosa che chiedevano le società per i loro tesserati.
I tempi
Il nuovo protocollo prevede tempi diversi a seconda dell’età, dello stato vaccinale dell’atleta e del grado della malattia. Per le persone fino a 40 anni che non hanno avuto sintomi seri legati al virus, con tre dosi di vaccino o con la seconda ricevuta da meno di 120 giorni, la visita può essere effettuata 7 giorni dopo la guarigione. Chi ha più di 40, non è vaccinato o è vaccinato da più di 120 giorni deve aspettare 14 giorni per rifare la visita.
Per gli atleti professionisti o di interesse nazionale, la rivalutazione può essere fatta subito. In tutti i casi, non ci sono esami obbligatori, ma è lo specialista a decidere quali accertamenti effettuare in base alla singola situazione. Per gli atleti fino a 18 anni, la visita è gratuita con la richiesta della società sportiva. Meglio effettuare la visita post Covid nella stessa struttura che già aveva effettuato quella precedente, in modo che il medico possa fare un confronto tra i parametri dell’atleta prima e dopo il contagio da virus.
Per gli atleti non agonisti, che effettuano attività fisica a livello amatoriale, non è necessaria una nuova visita dopo la guarigione dal Covid.