Erbe spontanee, un corso per conoscerle e usarle in cucina

Salutari, profumate e piene di gusto: sono le erbe spontanee, usate in cucina e in medicina. CFP Como organizza un corso per conoscerle e valorizzarle
Di Andrea Zappa
Molto salutari, saporite e più diffuse di quanto crediamo, le erbe spontanee, ingredienti una volta indispensabili nella nostra cucina, stanno vivendo una nuova fase della loro vita grazie a studiosi ed appassionati che hanno riscoperto l’utilizzo di questi antichi sapori. Le erbe commestibili hanno uno strettissimo rapporto con l’uomo fin dai tempi della preistoria: in passato la caccia e la raccolta erano le attività principali e, mentre la prima era praticata dagli uomini, la seconda era un compito riservato alle donne e permetteva di integrare, nella dieta, proteine vegetali e carboidrati.
Ai tempi dei romani, Caio Plinio il Vecchio era un grande estimatore delle erbe spontanee e le chiamava “Herbae Surdae”, “Erbe Silenziose”, perchè non erano considerate dalla medicina romana, che cercava ingredienti molto più rari, costosi e talvolta meno efficaci. Plinio sosteneva che i più poveri masticassero i farmaci più efficaci ogni giorno a cena e, con tono critico, aggiungeva che sarebbe bastato conoscere e cogliere le erbe comuni per trasformare la medicina di allora nella più misera delle professioni.
Malva – Foto di Capri23auto da Pixabay
Oggi è molto diffuso il Foraging, ovvero andare per boschi a raccogliere le erbe commestibili, da svolgersi sempre con un occhio di riguardo per l’ambiente. In cucina si prestano a molti usi: c’è chi prepara pesto all’aglio orsino, chi usa la malva per le tisane e, per evitare sprechi, si possono essiccare e congelare. Ma ortiche, tarassaco, aglio orsino, timo sono solo alcune erbe spontanee diffuse tra i nostri boschi e saperle riconoscere, cucinare e cogliere nella maniera corretta è un’esperienza che permette di riscoprire sapori del passato, camminare per i sentieri meno conosciuti ed apprezzare il nostro bellissimo territorio.
Per comprendere al meglio il mondo delle erbe spontanee, Il Centro di FormazioneProfessionale (CFP) di Monte Olimpino organizza sei incontri, rivolti a studenti, cuochi, ristoratori o semplici appassionati dove importanti relatori come Lucia Papponi, naturalista ed esperta di etnobotanica del territorio, Mirko Gatti patron del ristorante le Radici a Cavallasca, Mariangela Susigan, proprietaria del ristorante Gardenia a Caluso e nominata nel 2021 stella verde Michelin e Stefania Barni, fondatrice del blog Exploratori della Domenica, accompagneranno i partecipanti in un itinerario tra storia, natura e tradizione ed illustreranno le relazioni tra biologia e territorio, tra chimica e preparazione di un piatto per valorizzare prodotti che i nostri boschi offrono.

Si parte il 31 gennaio, con lezioni teoriche in presenza ed esercitazioni pratiche presso la sede del Centro di Formazione Professionale in Via Bellinzona 88, a Como, Monte Olimpino.
Per maggiori informazioni e iscrizioni contattare la sede CFP tramite i due indirizzi email info@cfpcomo.com e r_clerici@cfpcomo.com oppure via telefono allo 031571055 int 256.