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In cella il giovane che ha travolto ed ucciso Giorgio a Gravedona: domani interrogatorio

25 gennaio 2022 | 10:00
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Il giudice di Como va ad interrogarlo in cella: deve rispondere di omicidio stradale pluriaggravato. Attesa per gli esami di laboratorio su alcool e droga.

Da ieri sera è in carcere al Bassone. Trasferimento per il 26enne istruttore di kite surf con casa a Gera Lario (anche se risulta risiedere ancora in provincia di Pordenone) che sabato notte ha travolto ed ucciso con l’auto del padre – che lui non poteva guidare perchè la patente gli era stata sospesa – a Gravedona Giorgio Civetta, 64enne. Giorgio che a giorni sarebbe andato in pensione e che sabato – come faceva ad ogni fine di turno di lavoro – è uscito dalla pizzeria “Il Ponte” per andare a buttare i sacchi dei rifiuti. E lì, in un nastro di asfalto a pochi metri dal locale (video allegato), ha trovato la morte. Travolto dalla vettura del 26enne istruttore di “kite” dopo la curva.

Il ragazzo è stato trattenuto in ospedale fino a ieri pomeriggio quando i medici che lo hanno avuto in cura per alcune contusioni riportare nello schianto hanno dato il via libera al trasferimento, richiesto dalla Procura di Como, in carcere. Ora Maicol è in cella al Bassone, è accusato di omicidio stradale pluriaggravato e rischia fino a quasi 12 anni di carcere oltre ad una sospensione lunghissima della patente di guida. Domani verrà interrogato dal giudice delle indagini preliminari: il Pm Massimo Astori, di turno in Procura, ha sollecitato per lui la custodia cautelare in carcere per il rischio di reiterazione del reato. Da quanto accertato, infatti, era da anni che girava in alto lago pur senza il documento di guida.

Il ragazzo, sabato notte, è stato trovato positivo ai test di alcool e cannabis anche se gli stessi – eseguiti nell’immediatezza dello schianto – necessitano di ulteriori riscontri da parte di un laboratorio specializzato. Qualora anche il laboratorio dovesse confermare la positività, per lui la posizione si aggraverebbe ulteriormente anche se appare già molto compromessa alla luce delle risultanze investigative e della morte di Giorgio, vittima innocente di un tremendo destino.