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Il rombo dei motori e palloncini colorati, il saluto degli amici di Monte Olimpino a Simone

8 febbraio 2022 | 16:46
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La toccante cerimonia di oggi per il 21enne morto in moto sabato. Le parole di chi lo conosceva bene:”Un bravo ragazzo pieno di vita…”

Uno struggente saluto. Tutta Monte Olimpino oggi pomeriggio si è fermata per il funerale del giovane Simone Ceccherini, 21enne, morto sabato in un drammatico incidente avvenuto a Brienno sulla Regina: urtato da un’auto che ha invaso – per motivi non ancora ben chiariti – la sua corsia di marcia. Simone era in moto, la sua amata moto, e non ha avuto scampo. Colpito in pieno, è deceduto per le gravissime ferite riportate.

Lo struggente saluto di Monte Olimpino al ragazzo morto in moto sabato scorso

Ed oggi tutti i suoi amici, in sella alle moto e con motori accesi dopo l’uscita della bara dalla chiesa, lo hanno voluto salutare così. Come sarebbe piaciuto a Simone, quello che per i suoi genitori ed i parenti è stato descritto come l’angelo biondo che tanto piaceva a tutti. E’ stato il parroco a leggere, prima della fine della cerimonia, i loro messaggi. I genitori, gli zii, le nonne amatissime, i cugini. E i suoi amici che erano con lui al momento dello schianto fatale. “Un bravo ragazzo sempre positivo e con la voglia di fare, di non stare mai fermo. Studioso e rispettoso di tutti, era ad un passo dalla laurea in ingegneria” così il ritratto di questo ragazzo volato via troppo presto.

Simone che giocava a calcio ed amava più di ogni cosa la sua moto. Era bravo con la due ruote, ma non spericolato: lo hanno detto tutti i suoi amici con le lacrime agli occhi all’esterno della chiesa. E ha trovato la morte nel modo più incredibile possibile: colpito – mentre viaggiava sulla sua corsia verso Como – dall’auto impazzita dopo una curva di Brienno. Tremendo destino. Simone che a Monte Olimpino ed a Como era conosciutissimo: amici, compagnia, ragazzi della sua età. Tante uscite insieme, tanti volti con le lacrime oggi a salutarlo con una preghiera per l’ultimo viaggio terreno. Concluso – ed a lui hanno sarebbe piaciuto tantissimo – con il rombo dei motori di tutte le moto presenti all’esterno della chiesa.