Mattia, è stato un incidente. Il giudice di Sondrio rigetta la richiesta di nuove indagini

Nessun commento. La famiglia di Mattia Mingarelli resta in silenzio dopo che nelle ultime ore è stato notificato ai loro legali il decreto di archiviazione del fascicolo della famiglia Mingarelli. Il gip del tribunale di Sondrio, Fabio Giorgi, ha accolto la richiesta della Procura (la seconda nell’ultimo anno) non disponendo ulteriori indagini sulla morte di Mattia Mingarelli, 30 anni, agente di commercio di Albavilla. Il ragazzo è morto per un incidente, niente omicidio. Questo il verdetto – duro da accettare – per la famiglia di Mattia che la pensa in modo decisamente opposto.

«Non sono emersi elementi che possano suffragare, al di là di ogni ragionevole dubbio, la tesi dell’omicidio», le parole del procuratore capo facente funzione Elvira Antonelli. Non così per i familiari che si sono a lungo battuti perché il fascicolo non fosse archiviato. I familiari di Mattia hanno sempre ritenuto poco probabile la tesi dell’incidente tanto è vero che il luogo del ritrovamento era già stato percorso nei giorni precedenti senza esito. Come detto, i legali e la famiglia del 30enne di Albavilla per ora restano in silenzio prendendo atto di questa decisione. A loro, da quanto si è appreso, non resta che una carta ora; indagini che potranno riaprirsi, dopo questa archiviazione, solo nel caso in cui emergessero nuovi elementi di prova, diversi da quelli fino ad ora esaminati.