Il nuovo obbligo per tutti gli Over50: da domani al posto di lavoro solo con super Green Pass



Multa da 100 euro e sospensione dal lavoro (senza stipendio) per gli inadempienti. Ipotesi stop al documento verde entro l’estate.
Ultimo step deciso dal Governo per andare verso la normalità dopo l’incubo – due anni esatti – della Pandemia. Da domani (martedì 15 febbraio) in tutta Italia scatta un nuovo obbligo: tutti gli over 50 dovranno essere vaccinati per poter lavorare. E dunque, obbligo di super green pass per i lavoratori pubblici e privati dai 50 anni di età in su. Scelta del Governo che ha suscitato – e continua a farlo – aspre polemiche in chi non ha ancora il vaccino fatto
L’obbligo di vaccino anti-Covid per tutte queste categorie di lavoratori:
- sanitari e personale amministrativo della sanità
- docenti e personale amministrativo della scuola
- militari
- forze di polizia, compresa la polizia penitenziaria
- personale del soccorso pubblico
- personale universitario (dal 1° febbraio, senza limiti di età)
- tutti i lavoratori over 50, sia pubblici che privati (dal 15 febbraio).
Una delle novità più importanti è senz’altro – come detto – quella relativa ai lavoratori over 50. Per tutti i lavoratori che hanno dai 50 anni in su, sia del settore pubblico che di quello privato, come dicevamo da domani obbligo di vaccinazione: quindi anche per andare al lavoro dovranno necessariamente avere e mostrare il green pass rafforzato: dovranno dimostrare di aver effettuato due dosi o il booster perché l’obbligo vaccinale riguarda per il ciclo completo. Dall’obbligo vaccinale è esentato solo chi non può vaccinarsi per ragioni sanitarie, previo accertamento di pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate.
Per quanto riguarda tutti gli altri lavori e professioni, e i lavoratori che hanno meno di 50 anni, non è obbligatorio il super green pass per recarsi sul luogo di lavoro. Per loro è sufficiente il green pass base, quindi va bene anche quello ottenuto da un tampone negativo rapido (che ha validità di 48 ore), o molecolare (che ha validità di 72 ore).
Per gli over 50 che entro il 1° febbraio non si siano messi in regola e non abbiano almeno iniziato il ciclo vaccinale primario, o a decorrere dal 1° febbraio non abbiano effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale primario entro i termini previsti o non abbiano effettuato la dose di richiamo entro i termini di validità del green pass, è già prevista una multa una tantum di 100 euro. I datori di lavoro, dal 15 febbraio, sono tenuti alla verifica delle certificazioni verdi. I lavoratori che ne sono sprovvisti saranno considerati assenti ingiustificati e sospesi senza stipendio, anche se manterranno il diritto di conservare il proprio posto di lavoro.
Riassumendo, dunque, ecco le sanzioni previste per chi non rispetta la legge:
- multa di 100 euro
- sospensione dal lavoro, senza retribuzione
- sanzione da 600 a 1.500 per chi va al lavoro senza green pass rafforzato. In caso di reiterata violazione, la sanzione è raddoppiata
- multa da 400 a 1.000 per i datori di lavoro che devono controllare e non lo fanno.
Nel frattempo si fa strada anche l’ipotesi dello stop ad esibire il green pass, ma su questo il Governo non si è ancora espresso e sulle date c’è ancora grande incertezza. Mentre in un primo momento sembrava che l’Esecutivo spingesse per eliminarlo già in primavera, in concomitanza magari con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo, ora sembra più plausibile l’ipotesi che si vada all’estate. Il green pass probabilmente continuerà a essere richiesto almeno nei luoghi pubblici anche oltre il 15 giugno, data in cui terminerà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50.