“Inferno 2.0”, il cartone animato di Cometa, mostra come la bellezza riaccende i cuori

16 febbraio 2022 | 19:40
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“Inferno 2.0”, il cartone animato di Cometa, mostra come la bellezza riaccende i cuori
“Inferno 2.0”, il cartone animato di Cometa, mostra come la bellezza riaccende i cuori
“Inferno 2.0”, il cartone animato di Cometa, mostra come la bellezza riaccende i cuori
“Inferno 2.0”, il cartone animato di Cometa, mostra come la bellezza riaccende i cuori
“Inferno 2.0”, il cartone animato di Cometa, mostra come la bellezza riaccende i cuori

Nella sede di Cometa a Como, è stato presentato ieri il cortometraggio d’animazione Inferno 2.0, durante l’evento “Riaccendiamo il Cuore” che ha visto la partecipazione di Silvano Petrosino, docente di filosofia dell’Università Cattolica, Giacomo Poretti, attore, regista e scrittore, Barbara Stefanelli, vicedirettore del Corriere della Sera e Barbara Minghetti, direttore della programmazione del Teatro Sociale di Como AsLiCo.

Generico febbraio 2022

Il prodotto di animazione, nato dall’interpretazione dell’Inferno di Dante Alighieri, vede come protagonisti le bambine e i bambini del centro diurno “Una Casa per Crescere” de Il Manto di Cometa. Attraverso scene di realtà e disegni animati, hanno raccontato in chiave ironica la loro idea “dei nuovi mali del mondo” suggerendo come ognuno possa ritrovare il vero desiderio del proprio cuore e finalmente “uscire a riveder le stelle”.

Inferno 2.0, un cartone nato dal desiderio di dare seguito al laboratorio di teatro dei piccoli del centro diurno “Una Casa Per Crescere” di Cometa, nonostante la pandemia. Ecco che lo spettacolo di chiusura – previsto all’interno del progetto “Tra Palco e Realtà” realizzato con il Teatro Sociale di Como AsLiCo, con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Fondazione Comasca – si è trasformato in un cortometraggio animato, che ha garantito ai ragazzi e alle ragazze la stessa soddisfazione e crescita personale a conclusione del loro percorso artistico-culturale.

Inferno 2.0, scritto dalle ragazze e dai ragazzi di Cometa in occasione dell’anno dantesco insieme a Francesco Menichella – media educator in Cometa, è il riadattamento del copione originale dello spettacolo teatrale “Che inferno” di Benedetta Brambilla. I “mali” del mondo corrispondono alle nuove dipendenze, così troviamo: “i telefono dipendenti”, gli ignavi, i golosi che faticano a condividere le proprie cose e a collaborare con gli altri, gli inquinatori, i “selfie dipendenti” e i bulli.

cometa cortometraggio d’animazione “Inferno 2.0”,

Da una provocazione è nata per i nostri ragazzi un’occasione non solo di lavoro ma di scoperta. Una difficoltà si è trasformata in un’opportunità suscitando curiosità, stupore e il desiderio di mettersi in gioco facendo fiorire in loro l’essere pezzi unici e irripetibili. La bellezza educa e riaccende i cuori. Questo è quello di cui oggi c’è bisogno.” Erasmo Figini, fondatore di Cometa.

Nel cartoon si parla di desiderio, che non è la voglia né il sogno. Cos’è il desiderio non lo sappiamo eppure è all’origine di tutta l’animazione umana. Dire desiderio significa anche dire sconcerto, che poi è il tema dell’inquietudine. Desiderio e inquietudine camminano insieme e non è una cosa negativa, ma è ciò che ci mantiene in vita e che ci permette di alzare lo sguardo per vedere che c’è dell’altro: ad esempio vedere che ci sono le stelle.” Silvano Petrosino, docente di filosofia.

Il cartoon ti permette di entrare in rapporto con la realtà attraverso la fantasia. Entriamo in una dimensione fantastica che ci permette di pensare più liberamente. È chiaro che la tecnologia è un enorme tentazione di bellezza, ma tutti quanti ne intravediamo il pericolo. Bisogna comunque guardare la realtà sempre con uno sguardo positivo e, ancora oggi, la creatività e la filosofia salveranno la vita.” Giacomo Poretti, attore, regista e scrittore.

cometa cortometraggio d'animazione inferno 2.0
cometa cortometraggio d'animazione inferno 2.0

Il messaggio centrale del lavoro è mostrare com’è possibile educare attraverso la bellezza e aprire lo sguardo al mondo, per ritornare alla consapevolezza che oltre il nostro quotidiano c’è molto di più. Solo così è possibile riaccendere il cuore e far riemergere i suoi desideri. 

Anna, una protagonista del cartone, ci ha raccontato come, dopo questa esperienza, vive e sente la bellezza nella sua quotidianità: “La bellezza è un qualcosa che abbiamo tutti, può essere fisica, visiva, ma può essere anche interna, come la bellezza della bontà di qualcuno. Tutti la abbiamo con noi, c’è chi più e chi meno, ognuno è bello a modo proprio. La bellezza esterna non importa così tanto, se si ha un po’ di bontà nel proprio cuoricino si può diventare davvero una bella persona. Alcuni questo discorso non lo comprendono o cercano di non capirlo, ma secondo me la bellezza è questo, qualcosa di astratto presente in ognuno di noi e non si parla dell’aspetto, ma delle proprie caratteristiche e dei propri talenti”.

cometa cortometraggio d'animazione inferno 2.0

Il cartone è riuscito proprio perché le bambine e i bambini erano veramente coinvolti e credevano nel frutto del loro lavoro, come anche i professionisti che li hanno supportati: Giorgio Magarò, il regista, e Marco Pavone, il disegnatore. La realizzazione, è stata una sfida per tutti, ma è stata, anche, la dimostrazione che con i bambini si può e si deve puntare in alto.

Il cartone, un approfondimento sulle tematiche trattate e una scheda tecnica del cartone sono disponibili a questa pagina: https://www.puntocometa.org/catoon-cometa.

cometa cortometraggio d’animazione “Inferno 2.0”,

Tutto il progetto è nato all’interno della Cooperativa Sociale “Il Manto”, nata nel 2005 con lo scopo di progettare e realizzare azioni educative di orientamento e sostegno rivolte a minori e alle loro famiglie. La Cooperativa Sociale “Il Manto” si costituisce come un servizio educativo aperto al territorio, per rispondere alle necessità di minori e delle loro famiglie in situazioni di disagio e a rischio di emarginazione. L’attività dell’ente è supportata da un’equipe specialistica e di riferimento per gli educatori, in ambito psico-pedagogico. Il metodo valorizza il minore e il suo contesto familiare e scolastico, come elementi fondamentali del processo di cambiamento attraverso una proposta educativa.