Da Codogno ad oggi, anche il Lario piange le vittime della Pandemia: due anni fa primo Dpcm

21 febbraio 2022 | 10:12

Subito dopo il Lockdown e le zone rosse. Oggi evento con il Governatore Fontana. Un incubo tra mascherine, colori e chiusure.

E’ iniziato tutto da lì. Dalla bassa lodigiana il 20 febbraio di due anni fa. Da Codogno con il primo caso di positività al Covid diagnosticato in Italia. La scoperta grazie all’intuizione di una dottoressa anestesista (Annalisa Malara). E’ lei che ha scoperto il “paziente 1” affetto da Coronavirus non solo d’Italia, ma anche d’Europa. Il 23 febbraio 2020 viene emesso il primo dpcm del governo Conte, che istituisce le “zone rosse”in dieci comuni del lodigiano (compresa Codogno) ed a Vo’ Euganeo (Padova). Dal 4 marzo iniziano le chiusure delle attività e delle scuole. Il 9 marzo 2020 tutta l’Italia diventa zona rossa. L’11 marzo scatta il lockdown. Tra la fine di aprile e l’estate le restrizioni vengono attenuate. Il 16 maggio riaprono i negozi e si può circolare senza autocertificazione. Tra il 13 maggio e il 21 agosto i casi sono sempre sotto quota mille, gli ospedali si svuotano.

Ma l’emergenza Pandemia non è affatto finita. L’incubo prosegue e nell’autunno 2020 i casi tornano a salire. Gli ospedali si riempiono di nuovo. Tornano chiusure e coprifuoco per le vacanze di fine anno. A fine anno arriva il vaccino ed iniziano le somministrazione al personale sanitario ed alle persone fragili. A marzo 2021 nuovo picco di contagi con la Pasqua in zona rossa. Poi il graduale miglioramento anche se verso fine anno inizia una nuova ondata di contagi con la variante Omicron che colpisce migliaia di persone. I giovani i più contagiati, grossi disagi per le scuole. Tanti ragazzi a casa in Dad.

Oggi Regione Lombardia, in collaborazione con Asst-Lodi e Comune di Codogno, a due anni di distanza dall’inizio della pandemia, organizza per le ore 17, all’ex Ospedale Soave di Codogno (viale Gandolfi 6) l’evento ‘Codogno 2020 – 2022’. Saranno presenti il presidente della Regione Attilio Fontana, il sindaco e presidente della provincia, Francesco i sindaci dei Comuni della prima ‘zona rossa’ d’Italia, istituzioni militari e religiose, rappresentanti della Giunta e del Consiglio regionale e del mondo sanitario, tra i quali proprio la dottoressa Annalisa Malara.

Il comasco, come tutta la Lombardia, duramente colpito da questi due anni di contagi e decessi. I primi ricoveri negli ospedali del territorio esattamente tra febbraio e marzo 2020: da allora ad oggi oltre 8.000 le persone che hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari, migliaia i contagi, le quarantene. Dal febbraio 2020 ad oggi per il Lario oltre 2.500 decessi.