Produzione di rifiuti in Lombardia, il trend degli ultimi anni

Lombardia tra sostenibilità ed economia circolare: numeri, percentuali e buone prassi della regione, una delle più virtuose in Italia
La Lombardia rappresenta una vera eccellenza italiana nell’ambito della sostenibilità e dell’economia circolare. La regione si conferma una delle più virtuose in Italia, avendo raggiunto negli ultimi anni una percentuale della raccolta differenziata che si aggira sul 73% e di recupero di materia ed energia che arriva addirittura al 90%. Anche il recupero di rifiuti speciali è cresciuto in maniera importante.
In particolare concentrandoci sul 2020, anno del picco massimo dell’epidemia da Covid-19, ci si aspettava che potesse esserci un aumento della produzione di rifiuti urbani, che invece è calata del 3,4% rispetto all’anno precedente. In generale il calo della produzione pro capite di rifiuti si è attestato nel 2020 al 2,1%. Analizziamo adesso la tipologia di rifiuti maggiormente prodotti in Lombardia negli ultimi anni, in particolare nel 2020 e nel 2021, fortemente influenzati dalla crisi epidemiologica.
Quali sono stati i rifiuti più prodotti in Lombardia negli ultimi anni?
Innanzitutto va detto che la pandemia da Covid-19 ha fortemente influito sui consumi e quindi sulla produzione di rifiuti urbani, che nel 2020 ha raggiunto un totale di 4.677.223 tonnellate, con una flessione comunque del 3,4% rispetto al 2019.
Nel 2020 si pensava che ci potesse essere un aumento dei rifiuti indifferenziati, proprio a causa del lockdown, ma la Lombardia ha fatto comunque registrare ottimi numeri in termini di raccolta differenziata grazie alle attente politiche di riciclo ed alla collaborazione dei cittadini.
Spostando l’attenzione sulle singole frazioni, si evidenzia inoltre una diminuzione della produzione di umido, arrivata a 770.934,4 tonnellate. Un dato sicuramente collegato alla chiusura delle attività nel settore della ristorazione, tra i maggiori produttori di umido.
Al contrario c’è stato un significativo aumento della produzione di plastica, attestatasi nel 2020 a 216.289,5 tonnellate. Un dato collegato probabilmente al maggiore utilizzo di imballaggi per il cibo da asporto ed ai consumi domestici.
In crescita il valore della raccolta RAEE (Rifiuti di apparecchiatura elettriche ed elettroniche), che ha fatto registrare un aumento del 5,4% rispetto al 2019. In calo invece la produzione di rifiuti collegati ad apparecchi con schermi e delle sorgenti luminose.
Da monitorare poi la produzione della carta, che ha subito un rallentamento nel 2020. Non sorprende quindi che anche il riciclo della carta ha fatto registrare un calo di circa 8.500 tonnellate nel 2019.
Riciclo di plastica e carta: perché è così importante?
Un’attenzione particolare merita il riciclo della plastica e della carta. Si tratta di due materiali molto usati nell’economia moderna, che sono però fonte di un notevole inquinamento. Proprio per questo motivo si stanno adottando diverse politiche per porre freno alla produzione di nuova carta e plastica, che hanno un notevole impatto sull’ambiente circostante.
Il riciclo di plastica e di carta, di cui se ne occupano aziende come GVM, è una delle pratiche più virtuose per avviare un’economia circolare e riutilizzare più volte questi materiali riducendo i costi economici e preservando l’ambiente. Analizziamo più nello specifico quali sono i benefici derivanti dal riciclo di carta e plastica.
Riciclo della carta
La carta richiede lo sfruttamento massiccio di alberi ed acqua, due risorse preziosissime per il nostro pianeta. L’eccessivo consumo di carta determina quindi notevoli sprechi di risorse naturali, con tutti i relativi costi, ed una maggiore quantità di rifiuti che vanno ad ingolfare la catena dello smaltimento.
Il riciclo consente di ottenere la carta da macero, cioè carta o cartone ottenuto dalla raccolta di rifiuti cartacei o dal recupero di scarti. Determinate tipologie di carta e cartone possono essere utilizzate e riciclate più volte, riducendo i rifiuti da incenerire o da buttare nella discarica e limitando notevolmente il taglio di alberi.
Il processo di riciclo è molto semplice: bisogna eliminare i residui di altri materiali, come colla, inchiostro e metalli, per poi lavorare la carta rendendola disponibile per un nuovo processo di produzione.
Riciclare la carta consente quindi di proteggere gli alberi, una delle barriere fondamentali contro la crisi climatica; ridurre le spese per aziende e per famiglie e produrre meno rifiuti da raccogliere.
Riciclo della plastica
Sulla plastica il discorso è forse ancora più complesso. Stiamo parlando di un materiale “economico” da lavorare, proprio per questo motivo ha avuto una notevole diffusione sul mercato. Purtroppo però non è stato considerato che la plastica ha un altissimo impatto sull’ambiente circostante, poiché impiega molto tempo per degradarsi.
Le isole di plastica che invadono i nostri mari sono purtroppo un esempio di quanto questo materiale sia devastante da un punto di vista ecologico. Inoltre la plastica può penetrare anche nei terreni e nelle falde acquifere, trasformandosi in microplastiche che finiscono nelle nostre acque o sulle nostre tavole. C’è poi da considerare il lungo periodo di smaltimento della plastica, che può richiedere decenni e addirittura secoli per scomparire definitivamente.
Azioni virtuose e riciclo di plastica e carta, affidato ad apposite aziende, sono quindi gli step necessari per salvaguardare il pianeta e regalare alle generazioni future un ambiente più vivibile e meno inquinato.