L’inviata di guerra ritrova la ragazza comasca nell’Ucraina sotto bombardamento:”Sto bene”
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È fuggita dalla città di Dnipro, nel sud-est dell’Ucraina, dove le sirene dell’allarme per i bombardamenti risuonano in continuazione. Assieme alla nonna, ora, è nascosta in una casa di campagna dove le comunicazioni sono difficilissime. Ma Alessia Viter , la diciottenne comasca che da venerdì aveva interrotto le comunicazioni con la madre (rientrata in Italia un paio di settimane fa per esigenze di lavoro, prima dello scoppio della guerra quando nessuno avrebbe mai scommesso sull’invasione da parte di Putin), sta bene. Il suo caso è stato rilanciato dal quotidiano “La Provincia di Como” che oggi riporta come la ragazza è stata ritrovata da una inviata del quotidiano La Stampa Monica Perosino, da alcuni giorni proprio a Dnipro, terza città dell’Ucraina, lì per raccontare la tragedia della guerra.
Ed è stata proprio la giornalista, appena le sirene degli allarmi hanno cessato di risuonare consentendole di uscire dai bunker, a raggiungere l’abitazione della famiglia non lontano dal centro. Qui ha trovato lo zio di Alessia che è riuscito a metterla in contatto con la ragazza e lei, a sua volta, con la mamma ad Alserio, rassicurandola sulle sue condizioni. Per loro, però, al momento è complicato pensare di lasciare il paese sotto assedio russo: restano in zone riparate al sicuro da attacchi e bombardamenti.