Regime forfettario per nuove professioni: quali sono i vantaggi?

Il regime forfettario per nuove professioni è una soluzione adeguata per rispettare tutte le normative fiscali in atto, senza effettuare spese eccessive. Esistono infatti numerosi aspetti positivi che si possono citare in merito.
Regime forfettario per nuove professioni: tutti i fattori positivi derivanti da questa scelta
Con una buona guida al nuovo regime forfettario 2022 per nuove professioni è possibile comprendere tutti gli elementi di vantaggio che derivano dalla scelta in questione. Tra questi, prima di tutto è possibile sottolineare la presenza di spese abbastanza ridotte, come quella dell’imposta sostitutiva che equivale al 5% del reddito imponibile per i primi cinque anni dall’apertura della partita IVA, ma sale al 15% per gli anni successivi. Si deve sottolineare che l’imponibile si calcola utilizzando il coefficiente di redditività, che può variare a seconda del Codice ATECO di cui si è in possesso. Ulteriore aspetto positivo è che chi detiene il tipo di sistema fiscale in questione è esentato dall’esposizione dell’IVA in fattura e quindi non deve effettuare alcun adempimento ad essa collegato. Da aggiungere a tutto ciò anche il fatto che non vi sono studi di settore e nemmeno il cosiddetto “esterometro”. Per conoscere tutti questi aspetti nel dettaglio è bene ricorrere solo ed esclusivamente a professionisti del settore, come i consulenti fiscali di Fiscozen e sul sito www.fiscozen.it è possibile informarsi in modo preciso riguardo tutte le caratteristiche della partita IVA forfettaria. Oltre agli elementi positivi indicati poi ve ne sono anche altre che si possono sommare alla lista.
Ulteriori vantaggi
La scelta del regime forfettario per le nuove professioni è sicuramente conveniente. Tra queste ultime inoltre si possono citare quella di copywriter, ma anche quella del social media manager, insegnante di ripetizioni online, grafico freelance e tantissime altre che fanno parte di campi diversi. Per tutti questi professionisti tale scelta è ottima. Si ricorda però che per rientrare nel regime in questione, questi ultimi devono rispettare la soglia stabilita dalla normativa italiana che prevede di ottenere ricavi e compensi per un massimo di 65mila euro annui. Tra i motivi che spingono tante persone ad aderire al forfettario poi vi è quello dell’esonero dall’obbligo di registrazione delle fatture. È anche vero però che a tal proposito, la norma presente in Italia ha previsto la volontà di richiedere la realizzazione di fatture elettroniche anche per i forfettari, anche se per ora non è stata confermata tale decisione. Oltre a questo, tutti coloro che hanno il sistema fiscale in questione sono esentati anche dal tenere dei registri contabili. Ne consegue quindi la presenza di una vera e propria semplificazione dal punto di vista fiscale. In più il fatto della franchigia IVA permette di offrire beni e servizi sfruttando prezzi abbastanza competitivi. Da aggiungere a tutto questo anche il fatto che i forfettari possono anche avere dei ricavi derivanti da attività lavorative effettuate come dipendenti, ma per una soglia limite di 30mila euro. In più devono sempre sottostare agli obblighi e scadenze fiscali imposti dalla legislazione vigente. Per tutti questi dettagli, si consiglia sempre di informarsi in modo preciso a riguardo e per questo, l’ideale sarebbe sempre fare riferimento ad assistenti fiscali professionisti.