Gli Amici di Zinviè a teatro con “La Bella e la Bestia” per sostenere le missioni in Africa



Finalmente TORNIAMO IN SCENA per raccogliere fondi per i nostri obiettivi missionari… e per divertirvi divertendoci! E’ l’entusiastico invito che arriva dagli Amici di Zinviè nel presentare due week end a teatro con “La storia de… La Bella e la Bestia”. Attenzione, non aspettatevi di vedere sul palco Luca Argentero e Chiara Noschese, qui ci sono solo attori amatoriali con tanta voglia di impegnarsi… in tutti i sensi, nell’interpretare la loro parte e, ancora di più, nel supportare i progetti che l’associazione TerraLuce Onlus porta avanti da anni in Africa.

Sabato 2 aprile (ore 21.00), domenica 3 aprile (ore 16.30), venerdì 8 aprile, sabato 9 aprile (ore 21.00) e domenica 10 aprile (ore 16.30), al Teatro Nuovo in via Lissi a Rebbio, torna in scena “La Bella e la Bestia” che gli Amici di Zinviè avevano già portato sul palco nel 2013, ma qualche novità c’è sempre da aspettarsela da questo gruppo di amici che fanno i teatranti dal 1986 con scopi solidali. Come sempre anche per “La storia de… La Bella e la Bestia” si parte dalla storia originale per farne una parodia musicale adatta a tutta la famiglia, uno spettacolo dove si guarda, si ride e si canta perchè la trama è costellata da canzoni famose con testo “alla Zinviè”.
E’ possibile prenotare il vostro biglietto, anzi è meglio farlo subito, contattando Martina al 347.3604489 come ci ricorda lei stessa ospite di Ciaocomo radio con Barbara, un’altra amica di Zinviè
Da sempre gli Amici di Zinviè sostengono progetti in terre lontane, devolvendo l’intero ricavato dei propri spettacoli a sostegno delle missioni Camilliane e di altre congregazioni religiose presenti in Africa ed India. Nel corso degli anni, numerose sono le opere realizzate. In Africa, la costruzione di un Centro Nutrizionale a Zinviè (2008) e, sempre nel Benin la fornitura di farmaci per ambulatori e dispensari; l’incessante creazione di pozzi per rifornire d’acqua pulita i villaggi cresciuti attorno alla missione camilliana di Zinviè ed alla città di Zagnanado. Successivamente l’opera si è estesa verso il Burkina Faso, nelle zone secche nei pressi di Koupela e di Ouagadougou, dove i fondi servono per scavare nuovi pozzi d’acqua.