“Mario Radice e l’architettura”, una nuova sala per il Novecento comasco in Pinacoteca
In pinacoteca Intervista all’assessore alla Cultura di Como, Lidia Cioffi e ai curatori Roberta Lietti e Paolo Brambilla
Al quarto piano di Palazzo Volpi, sede della pinacoteca civica, si cammina nel Novecento comasco. In due sale è riproposta una suggestione di quel capolavoro di edilizia per l’infanzia che è l’Asilo Sant’Elia di Giuseppe Terragni e, di seguito, quello che ora chiameremmo think tank nel quale Mario Radice e gli architetti Terragni e Cattaneo hanno ideato la Casa del Fascio e la fontana di Piazza Camerlata (ma non solo). Percorrendo tre sale si percepisce il grande fermento culturale e creativo che Como ha espresso in due decenni del secolo scorso.
Da ieri una nuova sala permanente va ad arricchire il patrimonio culturale della Pinacoteca Civica di Como, la sala è dedicata a “Mario Radice e l’architettura. La collaborazione con Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo”. Il progetto nasce come ideale seguito e consolidamento della mostra realizzata nel 2019 (“Mario Radice: il pittore e gli architetti. La collaborazione con Cesare Cattaneo, Giuseppe Terragni, Ico Parisi”) che aveva messo in luce per la prima volta il lavoro sinergico tra Radice e gli artisti comaschi, espressioni delle tre arti: scultura, architettura e pittura.
«Sono particolarmente soddisfatta di questo traguardo che i Musei Civici offrono al pubblico: la sala dedicata al maestro Mario Radice e al rapporto con i grandi architetti Terragni e Cattaneo conferma il continuo processo di valorizzazione del patrimonio della Pinacoteca attraverso un nuovo arricchimento della sezione del Novecento», spiega l’assessore alla Cultura Livia Cioffi. Questa inaugurazione, infatti, prosegue il percorso avviato con la mostra e l’apertura delle due sale Giuseppe Terragni per i bambini: l’asilo Sant’Elia.

Il nuovo allestimento indaga il rapporto di Mario Radice (Como, 1898-1987), una tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano, con gli amici architetti, Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo, un rapporto di stima e amicizia, ma a volte anche conflittuale. Le opere trovano un chiaro riferimento in immagini fotografiche d’epoca, scritti, disegni preparatori e studi su carta, tra cui molti inediti conservati presso gli archivi della Pinacoteca di Como – in gran parte provenienti dal Fondo Mario Radice – che approfondiscono il rapporto ideativo, progettuale e di collaborazione dei protagonisti.
La collaborazione con Terragni è rappresentata dalla Casa del Fascio di Como, di cui è visibile in mostra un accurato modello appositamente realizzato dall’architetto Paolo Brambilla, per la quale Radice aveva realizzato tra il 1932 e il 1936 due grandi bassorilievi per la Sala del Direttorio al primo piano e otto affreschi nel Salone delle Adunate al piano terra, interventi pittorici centrali per la nascita del primo astrattismo italiano, ammirati anche da Lucio Fontana.

Mentre con Cattaneo la collaborazione è per la Fontana di Camerlata. Concepita tra il 1934 e il 1935 per il piazzale di Camerlata di Como, da cui prende il nome, viene realizzata l’anno successivo in occasione della VI Triennale di Milano, trovando collocazione al centro del Parco Sempione, sull’asse fra il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace; demolita al termine dell’esposizione nel 1937, viene ricostruita a Como soltanto nel 1960.
La visita alla sala è arricchita da un podcast, che racconta la figura di Mario Radice nel vissuto quotidiano, attraverso la viva voce di quattro comaschi che a vario titolo ebbero modo di conoscerlo e frequentarlo.
La realizzazione di questa sala è stata possibile grazie alle donazioni, recenti e passate, di Francesca e Barbara Radice, che hanno contribuito ad arricchire il patrimonio artistico della Pinacoteca cittadina.
Sabato 2 aprile alle ore 11 sono in programma due momenti per scoprire la nuova sala:
Visita guidata
€ 8
Info e prenotazioni
events@guidelagodicomo.com 347 8305199
Giochiamo con Mario!
Il ritmo dei pieni e dei vuoti
Laboratorio per bambini dai 6 al 10 anni
€ 6 a bambino
Info e prenotazioni
pinacoteca@comune.como.it 031 269869

Sala permanente “Mario Radice e l’architettura. La collaborazione con Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo”
Pinacoteca Civica di Como, via Diaz 84 – Como
Orari da martedì a domenica ore 10-18
Ingresso Tariffa intera € 5,00 | Tariffa ridotta/gruppi € 3,00 | Biglietto cumulativo € 12,00 | Family pass € 12,00
Info pubblico Tel. +39 031 269869 – pinacoteca@comune.como.it – www.visitcomo.eu
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Mario Radice nasce a Como il 1 agosto 1898; soprattutto pittore, è anche scultore e progettista, nonché saggista e critico d’arte. Caposcuola dello storico Gruppo astrattista di Como, negli anni Trenta è tra i fondatori della rivista Quadrante. Partecipa alla V, VI e IX Triennale di Milano, di cui entra nella giunta tecnica esecutiva per la X edizione e nel 1955 è invitato a far parte del Centro Studi e nominato nel Consiglio d’Amministrazione della XI edizione. Prende parte inoltre alla III, IV, VII, VIII, X e XI Quadriennale di Roma e continuativamente dalla XXII alla XXIX Biennale d’Arte di Venezia, dove torna nel 1966 per la XXXIII edizione e nel 1968 è invitato a far parte della sottocommissione per le arti figurative della XXXIV edizione.
Nel 1964 riceve la medaglia d’oro per meriti artistici dal Consiglio Provinciale di Como.
Espone con mostre personali e collettive presso importanti gallerie e spazi pubblici e privati in Italia e all’estero, tra cui Como, Milano, Monza, Roma, Ginevra, Münster e Amburgo. Centrali nella sua carriera le collaborazioni con architetti e progettisti per ville, case, esposizioni e monumenti pubblici e privati. Nel 1973 Guido Ballo pubblica la prima monografia a lui intitolata e riceve dal Comune di Milano l’onorificenza “Ambrogino d’oro” per gli importanti meriti artistici.
Si spegne a Como il 25 luglio 1987.