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È iniziata la VI edizione del master in Promotori del Dono

21 aprile 2022 | 14:50
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È  iniziata la VI edizione del master in Promotori del Dono

L’Università dell’Insubria propone il master per Promotori del Dono con l’obiettivo di sviluppare la cultura del dono nel privato sociale.

Nell’arco di una vita alcune delle scelte più determinanti per il futuro si prendono in giovanissima età, quando si è pieni di dubbi e i punti di riferimento si ritrovano più negli altri che in se stessi. Partendo dalla migliore delle ipotesi, ovvero quella in cui si abbia ben chiaro cosa si vuole ottenere dalla vita, concretizzare i propri desideri in scelte di vita che davvero li rispettino e soddisfino è comunque difficile. Sicuramente alcune prospettive, per quanto difficili da intraprendere, sono più scontante di altre: facile per qualcuno che vuole diventare avvocato pensare di iscriversi a giurisprudenza. Ma per chi ha la necessità di esprimere se stesso in azioni a favore del bene comune e a sostegno di una crescita sociale, qual è la scelta da intraprendere? Come adempiere a questo desiderio altruistico espresso nella cultura del dono?

Per quanto poco scontata, una possibilità esiste: il master per Promotori del Dono dell’Università degli Studi dell’Insubria – Dipartimento di Diritto, Economia e Culture in collaborazione con “Fondazione Provinciale della Comasca onlus”.

Questa master di I° livello, ai più ancora sconosciuto, intende fornire agli iscritti i principi e le tecniche necessari a divulgare e attivare il dono nelle nostre comunità, a partire dagli enti no profit. Come ricorda il Direttore del Master, Giuseppe Porro: «Obiettivo del corso non è semplicemente quello di formare esperti fundraiser per il terzo settore, per accrescere le risorse a disposizione delle attività non profit, ma di preparare veri promotori della cultura del dono, ovvero persone capaci di mobilitare e far crescere le energie motivazionali che stanno alla base delle relazioni di gratuità, con l’ambizioso obiettivo di far diventare il dono una rilevante dimensione del vivere civile».

L’importanza di master come questo emerge proprio a fronte delle recenti difficoltà che stiamo affrontando a livello internazionale: alcuni tra i quattordici nuovi promotori del dono, che hanno concluso il master questa primavera, stanno già operando in enti non profit impegnati anche sul fronte delle emergenze legate agli strascichi economici e sociali della pandemia e della guerra in Ucraina.

master promotori dono

Non stupisce quindi che sia stato dato il via anche a una VI edizione online, partita proprio questo aprile con diverse novità. Quest’anno infatti i nuovi iscritti hanno potuto scegliere tra ben tre diversi percorsi tematici con un impegno crescente in termini di ore di lezione. Nel primo percorso, Il valore aggiunto del dono, di 30 ore si capirà come trovare, grazie al dono, soluzioni e opportunità, là dove sembra che ci siano solo problemi. Nel secondo, L’analisi scientifica del dono, l’impegno cresce con 58 ore di lezione e una maggiore interazione con i docenti, con cui si potrà condividere recenti ricerche e riflessioni sul tema del dono. Infine in Gestione di una campagna natalizia e l’elaborazione di un piano annuale di raccolta si dovrà partecipare a un totale di 184 ore di lezione e 38 di esercitazioni, in cui si imparerà a strutturare una vera e propria campagna di raccolta fondi natalizia ed elaborare un articolato piano annuale che contribuirà allo sviluppo sostenibile della propria organizzazione.

Master come questo si riveleranno sempre più importanti perché è ormai chiaro che la promozione del dono sia di grande efficacia per le organizzazioni di media e piccola dimensione. Per far si che questo approccio si radichi profondamente tra le organizzazioni no-profit il Master per promotori del Dono si rivela un tassello fondamentale, in grado di formare persone dedite alla cura delle relazioni sociali e al rafforzamento del senso d’appartenenza ad una comunità.

Elisabetta Ina