Taccuino letterario del 22 aprile 2022

22 aprile 2022 | 15:59
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Taccuino letterario del 22 aprile 2022

Parolario&Co. è una rubrica settimanale di consigli di lettura realizzata in collaborazione tra Associazione Culturale Parolario, giornale La Provincia di Como e Ciaocomo radio con il patrocinio del Consiglio di Regione Lombardia. Si ringrazia Confindustria Como, Fondazione Volta e BCC Cantù

Non uccidete il mare,
la libellula, il vento.
Non soffocate il lamento
(il canto!) del lamantino.
Il galagone, il pino:
anche di questo è fatto
l’uomo. E chi per profitto vile
fulmina un pesce, un fiume,
non fatelo cavaliere
del lavoro. L’amore
finisce dove finisce l’erba
e l’acqua muore. Dove
sparendo la foresta
e l’aria verde, chi resta
sospira nel sempre più vasto
paese guasto: Come
potrebbe tornare a essere bella,
scomparso l’uomo, la terra.

Iniziamo da qui, da questa poesia di Giorgio Caproni, per una puntata di Parolario & Co interamente dedicata alla protagonista della giornata di oggi. Giù il cappello, dunque, perché oggi, 22 aprile, signori e signore, è la Giornata Mondiale della Terra.

Le radici dell’Earth Day risalgono all’ottobre 1969, quando John McConnell, attivista per la pace e sostenitore di un mondo più green, durante la Conferenza Unesco a San Francisco, propose di istituire una giornata dedicata alla bellezza del Pianeta. In questo modo McConnell voleva aumentare la consapevolezza di tutti verso questo patrimonio bellissimo e spingere istituzioni e cittadini a prendersene cura. La sua proposta ottenne molti consensi, e già l’anno successivo si celebrò a San Francisco la prima Giornata della Terra, il 21 marzo 1970. A un mese di distanza, il 22 aprile 1970, venne costituita la giornata della Terra – Earth Day, grazie al senatore degli States Gaylord Nelson.

Per festeggiare anche noi la 52esima giornata della Terra, partiamo con Salvarsi con il verde. La rivoluzione del metro quadro vegetale edito da Giunti Editore e scritto da Andrea Mati, che da quasi quarant’anni collabora con comunità per il recupero di tossicodipendenti e con centri di assistenza per disabili psichici, e ha accompagnato nel reinserimento sociale e lavorativo decine e decine di persone svantaggiate grazie a due cooperative nate su sua iniziativa e dedite alla progettazione e coltivazione di giardini. Questa decennale esperienza ha dato luogo a una ricerca sperimentale con un sodalizio di psicologi, geriatri e psichiatri volta a progettare giardini dalle specifiche funzioni terapeutiche, che si rivelano di grande aiuto nella cura della sindrome di Down, dell’autismo, delle depressioni, dell’Alzheimer e di tutte le dipendenze. La summa della filosofia di vita di Andrea Mati è raccontata attraverso quattro stagioni di piante e di persone che si salvano a vicenda, e che possono farci scoprire la poesia inedita del linguaggio della natura che accomuna uomini e vegetali. Ma soprattutto queste pagine ci svelano un nuovo rapporto con la bellezza del mondo che possiamo salvare nel nostro piccolo, a cominciare da ogni creatura nel metro quadro intorno a noi.

Scritto nel ghiaccio. Viaggio nel clima che cambia di Carlo Barbante, edito da Il Mulino, è davvero un viaggio straordinario nella memoria del nostro pianeta e del suo clima a bordo di una formidabile macchina del tempo, con destinazione Antartide, a più di 3.000 metri di altitudine, a una distanza di oltre 1.200 chilometri dalla costa, dove le condizioni di sopravvivenza sono al limite della sopportazione e le temperature possono toccare i -60 °C. Nel nostro bagaglio, oltre a molto materiale logistico, ci saranno strumenti per estrarre dal suolo carote di ghiaccio e contenitori per i campioni. Ma tutto questo per fare che cosa? Per ritrovare la memoria del clima del passato attraverso le informazioni intrappolate negli strati di ghiaccio accumulati nel tempo. Scavare nella calotta polare significa infatti scoprire non solo un archivio eccezionale dei fattori che hanno influenzato il clima del nostro pianeta – gas serra, cenere vulcanica, polveri sottili – ma anche trovare una guida preziosa per interpretare i fenomeni in atto e prepararci a quelli del futuro.

Per i bambini e le bambine dai sei anni in su, consigliamo la lettura di Il giardino delle Fiabe. Dieci storie magiche dalla principessa dei sogni, dieci piccole avventure che parlano di rispetto per il pianeta, per la natura e gli animali, ma che raccontano anche di amicizia e viaggi immaginari scritte dalla regina indiscussa dei cartoni animati, Cristina D’Avena, ed edito da Ape Junior, dove i protagonisti sono spesso i bambini, ma anche i paguri che ci insegnano a non trattarli come se fossero giocattoli o le api, così preziose per la vita stessa, e ancora elfi, bambini e tartarughe, mentre il compito di presentare e recensire il consiglio letterario in collaborazione con Fondazione Alessandro Volta spetta, come sempre, alla viva voce del professor Marco Migliorini.

A cura di Alessia Roversi

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