Attesa per l’interrogatorio dell’imprenditore comasco del settore ristorazione Giovanni Maspero, finito da ieri agli arresti domiciliari nella sua abitazione comasca per bancarotta fraudolenta per distrazione e frode fiscale. Il giudice ha escluso rischi di fuga e di reiterazione dei reati con questa misura anche se il Pm che ha coordinato l’inchiesta aveva sollecitato per lui la detenzione in carcere. I domiciliari non gli permetteranno – come scrive il giudice nel provvedimento di custodia cautelare notificato ieri – di agire per mettere al riparo capitali sottraendoli ad erario e creditori.
Attesa, si diceva, per l’interrogatorio di Maspero davanti al giudice: con il suo legale al fianco, ha la possibilità di spiegare e precisare la sua versione delle accuse mosse. Tante, circostanziate, molto gravi. Maspero, 57 anni, è titolare del ristorante stellato “I Tigli in Theoria” realizzato all’interno del Palazzetto del Vescovo a Como, edificio storico che l’imprenditore nel 2002 ha acquistato e ristrutturato completamente. Le contestazioni della Finanza e della Procura – per l’evasione al fisco, è di oltre 100 milioni di euro.
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