“Al lavoro per la pace”. È lo slogan di questo primo maggio a Como: sindacalisti, attivisti e delegati si sono alternati in piazza Verdi davanti a tanti lavoratori. A seguire anche la musica di “Musica Spiccia”, gruppo formato da persone di ogni età e provenienza, eseguirà musiche pacifiste. «La pace, il lavoro, la crescita e lo sviluppo del territorio al centro del nostro incontro», hanno detto Umberto Colombo, Daniele Magon e Salvatore Monteduro, rispettivamente segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil. «Viste le preoccupanti notizie in arrivo in queste ore – continuano i tre sindacalisti – ci sembra fondamentale che, anche dal Comasco, arrivi un spinta e una richiesta alle istituzioni per una soluzione politica che ponga fine al conflitto e, al contempo, un impegno per l’accoglienza sul territorio della popolazione civile vittima della guerra. Insomma, un primo maggio contro la guerra e per il lavoro”.
E inevitabili i riferimenti anche ai recenti fatti di cronaca: tanti incidenti sul lavoro tra cui quello mortale costato la vita – giovedì mattina – ad una giovane postina di Mariano Comense, travolta da un furgone mentre stava facendo le consegne. “Non dobbiamo dimenticare le difficoltà che stiamo vivendo – hanno spiegato i sindacalisti – da una parte, la maggioranza delle nuove assunzioni, specie per le generazioni più giovani, sono precarie, dall’altra riscontriamo una preoccupante frequenza delle malattie e degli infortuni professionali. Serve invertire la tendenza, per un lavoro stabile e dignitoso»
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