Maxi-sequestro di accessori per auto e camion tra Como e Mantova: due nei guai

9 maggio 2022 | 07:27
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Maxi-sequestro di accessori per auto e camion tra Como e Mantova: due nei guai
Maxi-sequestro di accessori per auto e camion tra Como e Mantova: due nei guai
Maxi-sequestro di accessori per auto e camion tra Como e Mantova: due nei guai
Maxi-sequestro di accessori per auto e camion tra Como e Mantova: due nei guai

Indagine durata alcuni mesi, partita dai Bachi verdi. Sono risaliti al deposito con un gran quantitativo di pezzo da distribuiore: tutto sequerstrato.

Un grande sequestrio, nelle ultime ore, tra le province di Como e Mantova di accessori per automobili. I finanzieri del Comando Provinciale della Finanza di Como hanno scoperto e sequestrato accessori per auto, camion e biciclette prodotti in Cina e Pakistan che riportavano illecitamente, la bandiera italiana. Toppe di stoffa che ritraevano illegalmente i brand delle più famose case automobilistiche (Aprilia, Iveco, Daf solo per citare alcuni) e capi di abbigliamento privi delle informazioni obbligatorie previste dalla normativa di settore

sequestro pezzi di ricambi auto e camion contraffatti guardia di finanza

L’operazione è partita nei mesi scorsi, quando i Baschi Verdi del Gruppo di Como hanno notato, esposti sugli scaffali di un punto vendita di Cadorago, articoli per automobili reclamizzati con la bandiera italiana, nonostante fossero stati interamente realizzati in Cina. A quel punto gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l’intera filiera distributiva. Le indagini hanno poi consentito di individuare un deposito, in provincia di Mantova, dove le Fiamme Gialle lariane hanno scoperto un’ingente quantità di accessori per automobili, camion e biciclette. Oltre 112mila prodotti, tra cui coprivolanti, pedali, guanti, lampade alogene, coppie di freni, camere d’aria, portapacchi e parafanghi, importati dalla Cina e dal Pakistan e che riportavano, illecitamente, il tricolore italiano o la denominazione “Italia”. Gli articoli, per un valore di 870mila euro, sono stati sequestrati.

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Gli imprenditori dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di contraffazione, frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, oltre che delle violazioni amministrative previste dal Codice del Consumo e dalla normativa di settore in materia di corretta etichettatura dei prodotti tessili. Uno di loro abita nel comasco, un altro a Mantova.