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Teatro Sociale, in scena l’Orchestra di Fiati del Conservatorio

11 maggio 2022 | 17:08
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Teatro Sociale, in scena l’Orchestra di Fiati del Conservatorio

Venerdì 13 maggio sarà l’Orchestra di Fiati del Conservatorio di Como a chiudere la stagione Concertistica Off del Teatro Sociale

Venerdì 13 maggio 2022, alle 20.30 al Teatro Sociale, si esibirà l’Orchestra di Fiati del Conservatorio di Como per l’ultimo appuntamento della Stagione Concertistica Off. L’Orchestra, diretta da Pierangelo Gelmini e Davide Miniscalco, presenterà un programma con musiche che spaziano dal Settecento di Cimarosa al meno noto André Waignein.

Il concerto si apre con la Seconda Suite in fa maggiore per orchestra di fiati del 1911 del compositore e direttore d’orchestra inglese Gustav Holst (1874-1934). La Suite è uno dei capisaldi della letteratura bandistica, si compone di brani ispirati a melodie del folklore britannico, dal quale Holst, come molti compositori dell’epoca, era solito prendere spunto per parte dei suoi lavori, variandone i temi e adattandoli all’organico cui li destinava.

Si prosegue poi con Domenico Cimarosa (1749-1801) e la Sinfonia, su arrangiamento del M° Miniscalco, di Il matrimonio segreto. Rappresentata per la prima volta a Vienna nel 1792, è fra le poche opere buffe ad entrare nel repertorio dei teatri europei, almeno sino alla prima parte del Novecento, affascinando artisti come Stendhal, Goethe e Nietzsche. Oggi raramente eseguita, è però considerata uno dei mirabili esempi della Scuola Napoletana settecentesca, di cui Cimarosa – insieme a Piccinni e Paisiello – è uno degli esponenti più noti.

A seguire André Waignein. autore belga scomparso nel 2015. L’origine di Diagram è piuttosto particolare. Fu durante una cena che Waignein fece in compagnia del suo amico Jean-Marie Vivier, amministratore delegato di L’Oréal Belgilux – lo stesso uomo che permise la creazione della famosa Cantate aux Etoiles, con 750 interpreti. André Waignein ha voluto, per amicizia, dedicare una delle sue composizioni all’orchestra di fiati presieduta per 20 anni da Vivier e da 120 anni appartenuta alla sua famiglia. Per fare questo, aveva bisogno di conoscerne la storia. Vivier, con l’aiuto di un diagramma, ha tracciato le linee della vita della sua orchestra. Così fu trovato il titolo e Waignein ha messo in musica il tutto.

Si passa poi a Claude Debussy e alla sua Petite suite, una composizione in quattro movimenti per pianoforte a quattro mani scritta fra il 1888 e il 1889 e qui eseguita in una trascrizione per banda di Yoshihiro Kimura.

Il concerto si chiude con Suite per orchestra jazz di Dmitrij Sostaković (1906-1975). Fin dagli anni giovanili di studio, Sostaković mostrò sempre un forte interesse per ogni tipo di musica, compresa la musica jazz, genere che era solito seguire anche assistendo a esibizioni concertistiche.

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