La San Bernardo entusiasma Desio: sua gara1 di semifinale playoff con Ravenna
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I brianzoli arrembanti, il palazzetto diventa una bolgia. Quasi 3.000 spettatori a spingere Csin e compagi. Lunedì gara2.
E’ una Cantù arrembante quella vista nel primo confronto con Ravenna nella serie
playoff che mette in palio l’accesso alla finalissima del Tabellone Argento di A2. In
un PalaBancoDesio gremito da quasi 3mila spettatori, l’Acqua S.Bernardo si
aggiudica Gara 1 della semifinale, mettendo un primo mattoncino importante nella
sfida con i romagnoli. Lunedì 23, alle ore 20:45, Gara 2, sempre a Desio.
Cantù alla palla a due in campo con Bucarelli, Allen, Severini, Da Ros e Bayehe; i
romagnoli rispondono come da previsione con Tilghman, Denegri, Cinciarini, Sullivan
e l’ex canturino Simioni. Avvio di gara equilibrato con le due squadre inchiodate sulla parità dopo tre minuti
di gioco, 6 a 6. Un’incursione in area di Bucarelli dà lo slancio a Cantù, che prova a
prendere il largo ma il tentativo di allungo viene subito interrotto da una tripla di
Sullivan: è controsorpasso ospite. La reazione canturina non si fa attendere e, con
Da Ros prima e un gran tap-in di Severini poi, i padroni di casa riescono a tornare
avanti nel punteggio. 12-11 a quattro minuti e mezzo dalla fine della prima frazione.
Tuttavia, i ravennati dimostrano di aver approcciato meglio la partita, trovando un
meritato vantaggio di cinque lunghezze. 14-19 al 7’, time out per coach Sodini. Nel
finale Nikolic grande protagonista, sia in difesa sia in attacco: l’ala di origini serbe
arpiona in cielo un gran rimbalzo, dopodiché, in contropiede, infila nella retina un
canestro dolce dolce che vale all’Acqua S.Bernardo il 19 pari. Al 10’ è ancora parità:
21 a 21.
Con un piazzato da due di Cusin, che dagli oltre cinque metri trova un gran canestro,
e con una tripla di Stefanelli, Cantù inizia il secondo periodo nel migliore dei modi,
andando avanti di quattro lunghezze (25-21). Nikolic prosegue il suo ottimo
momento di forma in questi playoff e, con convinzione, trova altri punti pesanti. Una
sfuriata di Denegri, però, riporta avanti in un amen l’OraSì, che torna a condurre con
due possessi di vantaggio. 27-31 al 15’. Una tripla di Allen, un minuto più tardi,
diminuisce lo scarto portando i brianzoli a soli tre punti di ritardo dalla squadra in
maglia giallorossa. Effetto bolgia: Ravenna ha tre tiri liberi a disposizione con
Cinciarini, ma il rovente tifo canturino spinge il veterano a sbagliarne due su tre. Gli
ospiti non riescono a scappare, ne approfitta quindi Cantù, che resta così a contatto
dei romagnoli. Si rientra negli spogliatoi sul parziale di 40 a 37 per gli ospiti, ma i
brianzoli, pur disputando un primo tempo a intermittenza, sono in partita più che
mai. Due i giocatori in doppia cifra, entrambi della OraSì; 13 punti di Denegri e 11 di
Tilghman. Sono già 4, invece, gli assist di Vitali, in appena 8’ di impiego; un assist ogni
centoventi secondi, dunque.
Il canestro del pareggio per Cantù arriva dopo neanche un minuto: di Allen la tripla
del 40 pari che accende nuovamente l’entusiasmo di casa dopo la pausa lunga.
L’Acqua S.Bernardo non è solo attacco ma anche difesa: Da Ros stoppa un tiro di
Sullivan e lancia il contropiede canturino, con Severini bravo a finalizzare il 47 pari.
Da Ros show: il capitano biancoblù ancora in luce con un canestrone, nonostante il
fallo subito; 49-47 al 25’, i brianzoli tornano avanti nel punteggio. Nikolic torna a
ruggire: 52 a 50 per la S.Bernardo, pubblico in delirio. Nikolic, ancora lui, gran
canestro. Padroni di casa avanti di quattro punti a un minuto e spiccioli dalla fine del
terzo quarto. Un po’ di nervosismo in campo: fallo tecnico fischiato a Cinciarini;
Stefanelli ne approfitta siglando il +5 dalla lunetta. Ancora Stefanelli decisivo: 59-52
al 30’.
La quarta e ultima frazione di gioco si apre ancora con Stefanelli “on fire”, questa
volta da tre punti; tutto nato però dopo una stoppatona di Cusin. 62-54 al 31’.
Ancora Cusin, tarantolato: schiacciata e il PalaDesio si trasforma in bolgia. Stefanelli,
dalla lunetta, sfiora la doppia cifra di vantaggio: locali avanti 69 a 60. Nel finale la
S.Bernardo passa a zona ma Cinciarini punisce la difesa brianzola con la tripla
dell’inaspettato -3. A poco meno di 50’’dal termine, 69 a 66 per i biancoblù. Brividi
nel finale ma Cantù può esultare: è vittoria!
Acqua S.Bernardo Cantù-OraSì Ravenna 71-68
(parziali 21-21, 37-40; 22-12, 12-16)
Cantù: Stefanelli 14, Bryant, Vitali 4, Nikolic 8, Borsani n.e., Da Ros 10, Bucarelli 11,
Cusin 5, Bayehe 5, Allen 10, Severini 4, Tarallo n.e.. All. Sodini
Ravenna: Tilghman 14, Berdini 2, Martini n.e., Cinciarini 16, Gazzotti, Arnaldo,
Denegri 17, Sullivan 12, Ciadini n.e., Simioni 5, Benetti 2. All. Lotesoriere
Arbitri: Radaelli, Wassermann e Beneduce
Spettatori: 2803.
COMMENTO COACH SODINI A FINE GARA
«Due aspetti. Il primo è che non si poteva avere un inizio migliore perché così siamo sicuri che in
Gara 2 stiamo concentrati. Se succedeva che le cose andavano lisce e tranquille, poi
uno correva il rischio in Gara 2 di non avere la stessa attenzione che merita una
squadra che è stata ad alti livelli per tutto l’anno e che è arrivata terza, con merito,
nell’altro girone; un motivo ci sarà. La seconda cosa è che, francamente, a un minuto
dalla fine, io non mi aspetto che la mia squadra faccia tre palle parse come abbiamo
fatto perché, avanti di 10, bisogna essere capaci di gestire meglio tutto quello che è
stato fatto e questa è la prima cosa che dirò domani. Questo perché,
indipendentemente dal fatto che ci sono state delle cose che abbiamo certamente
non approcciato nel miglior modo possibile (lo dicono anche i numeri: i 40 punti
subiti nel primo tempo sono diventati 28 nel secondo tempo, quindi, già
difensivamente parlando, c’è una lampante differenza tra i primi due quarti e i
secondi due quarti), è anche vero che si tratta di una semifinale playoff. L’A2 è un
campionato dove i valori sono livellati e, pertanto, ci può stare di fare degli errori.
Abbiamo concesso di accendersi a Denegri, facendo tre under su pick and roll, e noi
volevamo essere aggressivi su Denegri e, chiaramente, quelle cose lì cercheremo di
farle succedere nella seconda partita. Sul fatto gestionale del finale di partita mi
sento di insistere. Una squadra come la nostra, oltretutto con giocatori che hanno
l’esperienza di sapere quant’è il peso di un pallone, non deve fare quegli errori.
Dobbiamo, piuttosto, fare dei tiri e sbagliarli. C’è stato un palleggio arresto e tiro di
Trevon Allen da situazione costruita, in mezzo all’area, a quattro metri dal canestro;
perdiamo sbagliando 72 di quei tiri lì, sono la persona più contenta del mondo. Se,
invece, regaliamo palloni in una partita in cui, tra l’altro, non ne abbiamo fatti, mi
sento di dire che non va bene. Questa sera abbiamo commesso 11 palle perse, di cui
4/5 solo negli ultimi tre minuti; all’intervallo le palle perse erano solo 2, che voleva
dire aver tenuto ben presente dell’importanza dei palloni, tanto più che la differenza
del primo tempo era banalmente nel fatto che loro avevano segnato 5/10 da tre
punti e noi avevamo tirato 1/10 da tre punti, di cui 8 dei nove tiri sbagliati erano
totalmente aperti di giocatori che fanno canestro. Da quel punto lì ero sereno, dal
punto di vista dell’intensità difensiva lo ero un po’ meno, ma sapevo che potevamo
salire, dal punto di vista della gestione mi aspetto che facciamo un passo avanti.
Questo non è il periodo in cui ci saranno partite di basket spumeggianti; la stagione
e il caldo incidono. Siamo comunque in grado di ruotare, oggi è rientrato anche Zack
Bryant, e speriamo che questo, anche sul lungo periodo e sulla serie, sia
determinante e importante. Però, è chiaro che mi aspetto che ci sia un passo avanti
dal punto di vista della gestione e anche dal punto di vista del coinvolgimento dei
giocatori.
Noi ci dobbiamo rendere conto del giocatore che in quel momento non è
coinvolto e di quello che, invece, andrebbe coinvolto perché ha un vantaggio. Questa
è una serie di mismatch, in cui ci sono spesso giocatori piccoli contro giocatori grandi
e viceversa. Dopodiché, la chiave di lettura per cercare di superarli ogni partita, è
che Ravenna è una squadra fondamentalmente di uno contro uno, per cui è
importante riuscire a tenere e riuscire ad avere una intensità più alta. Ai playoff, in
ogni caso, conta la partita: siamo 1-0 e siamo contenti. Quello che faremo adesso è
cercare di recuperare le energie e di migliorare qualche piccolo dettaglio per la
partita di lunedì».