Laglio di nuovo a scavare nel fango:”Serve un piano nazionale per la sicurezza. Ma subito…”
8 giugno 2022 | 07:03
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Il sindaco Pozzi sui social risponde anche ai suoi avversari politici:”Non è il momento di fare polemiche: faremo di tutto per dare il via alla messa in sicurezza della Val Caraello”.
Un piano straordinario per la messa in sicurezza del territorio. E’ la richiesta che arriva da Roberto Pozzi – via social -, il sindaco di Laglio, paese duramente colpito anche ieri dal maltempo. Come a luglio scorso: fango, detriti, strada (Regina vecchia) chiusa, rabbia ed esasperazione dei cittadini. Il sindaco di Laglio, come detto, ha utilizzato i social in queste ore anche per rispondere agli avversari politici che lo hanno attaccato (post qui sotto) e poi per spiegare cosa è stato fatto e cosa si cercherà di fare per la messa in sicurezza del territorio d’intesa con la Regione.
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Vedo che qualcuno, in vista delle elezioni amm. Del prossimo anno, sta approfittando dei nuovi eventi alluvionali per “sparare” sul Comune e sul sindaco, off course. Ci sta. Ma non si possono dare risposte semplici a situazioni complesse. Siamo nel Belpaese dove da lustri si dovrebbe intervenire per mettere in sicurezza il territorio.
Quel che da tempo andiamo dicendo vale anche per i fatti di oggi ; serve un grande Piano Marshall per la salvaguardia ambientale. Altro che implenento di risorse per spese militari… Comunque tranquillizzo tutti i futuri aspiranti amministratori: abbiamo fatto e faremo di tutto e di più per arrivare a settembre a dare il via ai lavori di messa in sicurezza della Val Caraello. Se possibile, al momento, evitiamo sciacallaggi politici. Merci.
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IL PRIMO POST DEL SINDACO DOPO LA NUOVA FRANA
Dopo mesi di siccità, è bastato un temporale. Fortissimo per caritá, ma un temporale, per portarci indietro di un anno. Dalle calamità del 27 luglio e 4 agosto 2021, tutte le procedure, col supporto di una attentissima e competente Regione Lombardia, sono state attivatema, purtroppo siamo ancora all’approvazione della fase progettuale. È del tutto evjdente che servano, a livello nazionale, normative emergenziali tali da consentire interventi piùrapidi e incisivi.
È del tutto evidente, almeno per chi vive queste situazioni di degrado del territorio, l’attivazione di un piano nazionale straordinario per la messa in sicurezza del territorio. Col supporto dei Comuni ma non demandando loro compiti di difficile conduzione. Un piano straordinario con i fondi del pnrr, fondiche rischiano di finire in mille rivoli. Giacchè ogni Comunee o Ente hail suo progettino da finanziare.
Per quanto ci riguarda abbiamo fatto tutto il possibilee continueremo a farlo, rringrazio gli uffici, l’u.t. in particolare perr l’impegno profuso.
Abbiamo raccolto oltre160 mila euro giá distribuiti ed eravamo nella fase finale della progettazione def/esec ma cosí è una corsa contro il tempo a rincorrere l’emergenza.
APPROFONDIMENTO QUI