LacMus, un’altra serata di Gala all’Isola Comacina

Appuntamento con il secondo Gala domani, domenica 10 luglio, sull’Isola Comacina: protagonista l’Orchestra Sinfonica di Milano e Louis Lortie
Seconda serata di Gala per LacMus, domenica 10 luglio alle 20.30 sull’Isola Comacina. Dopo la lirica, è la musica sinfonica la protagonista, con l’OrchestraSinfonica di Milano diretta da Paolo Bressan e con Louis Lortie in veste di solista al pianoforte. I due fondatori di LacMus, un tempo maestro e allievo ed oggi colleghi, si ritrovano così fianco a fianco, per un programma emozionante, incentrato su tre grandi affreschi dell’Ottocento: il Concerto n. 1 di Liszt, le Variazioni Sinfoniche di Franck, la Sinfonia n. 9 “Dal nuovo mondo” di Dvořák. Questo appuntamento realizza uno dei principi cardine della programmazione di LacMus, che è quello di costruire un cartellone in cui siano presenti tanti ospiti stranieri, ma anche solisti e formazioni attivi nel territorio, valorizzando le eccellenze musicali ‘a km zero’.
Ad aprire la serata è il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore S124 di Liszt, perfetto fil rouge con la programmazione dello scorso anno, che al compositore ungherese dedicò molte serate, ma anche con il territorio, visto che Liszt visse sul Lago di Como per un certo tempo. Non da ultimo, il repertorio lisztiano è uno degli ambiti in cui Lortie si muove da sempre con grande autorevolezza. I primi abbozzi del Concerto n. 1 risalgono al 1830, ma la partitura fu completata solo nel 1849, e successivamente rivista. La prima esecuzione avvenne a Weimar, il 17 febbraio 1855, sotto la direzione di Hector Berlioz, con Liszt al pianoforte.
In questo, come nel Concerto n. 2, il compositore riversò l’enorme patrimonio tecnico che, nelle composizioni precedenti, aveva fissato la fisionomia del pianoforte moderno. La difficoltà trascendentale non era intesa, tuttavia, come pura esibizione ma come rifondazione dello strumento che doveva rivelare aspetti inediti. Non stupisce pertanto che, nel Concerto n. 1, il pianoforte sia il signore assoluto e la forma stessa sia concepita per metterne in evidenza la personalità. Si tratta di fatto di un poema sinfonico senza un programma dichiarato, perché implicito nella presenza di un personaggio di cui si rappresentano le gesta: il pianoforte, appunto, al culmine della sua onnipotenza e del suo splendore.
In occasione dei 200 anni dalla nascita di César Franck, il Gala Sinfonico di LacMus propone la sua composizione forse più nota, da molti considerata il suo capolavoro, le Variazioni sinfoniche per pianoforte e orchestra, scritte nel 1885 ed eseguite per la prima volta a Parigi l’anno successivo.
La variazione è una forma musicale assai congeniale a Franck, grande organista, perché permeata di spirito improvvisativo – un aspetto che, nella pratica dell’organo, è assiduamente coltivato dagli interpreti. Qui però tale forma assume un respiro più vasto e si nutre dell’opposizione dialettica tra il pianoforte e l’orchestra. Franck sceglie di impostare tutta la composizione su due brevi motivi, sottoposti ad un sapiente processo di continua rielaborazione, sia da parte del solista che dell’orchestra. L’autore rende da un lato riconoscibile l’articolazione in più movimenti tipica della sinfonia, ma allo stesso tempo tesse un’unica complessa tela attraverso il lavorìo sui due temi scelti.
Chiude il programma l’ultima e più famosa sinfonia di Dvoràk, la n. 9 in mi minore, composta fra il dicembre 1892 e il maggio 1893 a New York, e qui presentata. Il compositore si trovava negli Stati Uniti, dopo aver accettato l’incarico di direttore del National Conservatory di New York. Fin dal suo arrivo nel Nuovo Mondo, Dvoràk si interessò molto ai canti afro-americani e alle tradizioni popolari degli indiani: ascoltò con attenzione musiche e cerimonie, trascrisse melodie, fu attratto dalle potenzialità delle scale pentatoniche. La Sinfonia in mi minore fu largamente ispirata da quelle musiche, come lo stesso Dvoràk dichiarò numerose volte. C’è però da dire che le assunzioni nella sinfonia di motivi presi dal canto popolare americano non sono mai dirette, ma fortemente mediate e filtrate attraverso la sensibilità europea. La forma della sinfonia è ciclica: il primo tema iniziale ricorre più volte nel corso dei diversi movimenti. All’elegiaco Largo si oppone il vivace Scherzo, più ampio del consueto. Di esaltante imponenza è il finale, che contiene il tema più memorabile della sinfonia, lungamente sviluppato insieme agli spunti dei temi principali apparsi durante l’intera composizione.
LacMus Festival è organizzato da ASSOCIAZIONE MUSICALE E CULTURALE ARS AETERNA
Modalità d’ingresso:
Il concerto si svolgerà all’aperto.
In caso di maltempo il concerto si svolgerà presso il Palazzetto dello Sport di Lenno in via degli Artigiani 9 a Tremezzina.
Tariffe:
Intero: € 60
Ridotto: € 35 (Residenti a Tremezzina e Sala Comacina e Studenti fino a 25 anni)
Nel prezzo dei biglietti è incluso il servizio di taxi boat per raggiungere l’Isola Comacina.