La polemica

Como, servizi pre-scuola. E’ allarme del Pd, l’assessore Roperto:”Nulla ancora deciso”

Botta e risposta tra Patrizia Lissi e Nicoletta Roperto. "Mi auspico - dice - una buona collaborazione dei dirigenti per le decisioni migliori"

Nicoletta Roperto, assessore alle Politiche educative, sociali, abitative, volontariato e asili nido, ha incontrato nelle ultime ore i dirigenti delle scuole per intraprendere un dialogo conoscitivo su alcune tematiche importanti per l’avvio dell’anno scolastico 2022/2023.
«In merito al pre-scuola rammento che il servizio è stato sospeso a febbraio 2020 a causa della pandemia ed è notorio che nell’ambito scolastico le decisioni da assumere sono sempre molto delicate» afferma l’assessore. «La Giunta – aggiunge – non ha ancora assunto decisioni specifiche. A tal proposito, auspico la massima collaborazione da parte del corpo docenti così che, insieme, si possa addivenire alle decisioni più opportune per la comunità. Mi riservo ogni più ampia valutazione in merito – conclude l’assessore. «Sarebbe bene attendere gli opportuni atti amministrativi prima di avviare “processi alle intenzioni”, come sta avvenendo in queste ore».

 

il riferimento dell’assesore Ropetto è alle polemiche sollevate dal Pd e dalla sua capolista in consiglio Patrizia Lissi:”A poco più di un mese e mezzo dal ritorno in classe di migliaia di bambini comaschi, gli istituti cittadini vengono a sapere che dovranno organizzarsi autonomamente per fornire il servizio di pre-scuola. Preavviso minimo, zero certezze, un impatto enorme sulle famiglie. Non parliamo di questioni di poco conto: l’assessore Roperto faccia chiarezza sul perché anche per il 2022-2023 il servizio di pre-scuola non è garantito. Soprattutto spieghi ai genitori e agli istituti comaschi quali sono i piani e i progetti per gli anni a venire: la pandemia non sia una scusa – dichiara Patrizia Lissi, capogruppo Pd in Consiglio comunale a Como – Nel pieno della campagna elettorale, il sindaco Rapinese giurava che avrebbe preso a modello Bologna, almeno sugli asili nido. Piuttosto sindaco e assessore prendano a modello i servizi scolastici integrativi erogati dal Comune di Bologna – tra cui anche il pre-scuola. Servizi che non si sono certo fermati in questi mesi. Non costringiamo le famiglie comasche a fare salti mortali per coniugare lavoro e cura dei figli”.

 

 

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