Cortintelvi fa tappa al Museo d’arte sacra di Scaria

Giovedì 4 agosto, dalle 21, il Museo di Scaria in Alta Valle Intelvi ospiterà sei cortometraggi, provenienti da Italia e Spagna
Dopo gli appuntamenti di Pigra, Dizzasco e Cerano, continua il tour di Cortintelvi, evento dedicato ai cortometraggi e ai documentari, aperto ad appassionati filmaker di tutto il mondo, per le piazze della Valle Intelvi. Giovedì 4 agosto, alle 21, la cornice della quarta tappa sarà uno scrigno dell’arte sacra: il Museo d’arte sacra di Scaria in Alta Valle Intelvi, la massima istituzione museale della Valle Intelvi, fondato con decreto del vescovo di Como Felice Bonomini nel 1966 con la finalità di raccogliere e conservare opere d’arte di proprietà della parrocchia di Scaria e di altri luoghi della Valle.
Due ore di proiezione con sei corti in programma:
Veil di Irene Felici (Italia) – 43 minuti
Il mai nato di Tania Innamorati e Gregory J. Rossi (Italia) – 20 minuti
Ancora non lo so di Maaria Sayed (Italia) – 15 minuti
Prima che sia notte di Concetto Scuto (Italia) – 6 minuti
Brétema di Gema Miguez Rodriguez (Spagna) – 17 minuti
Io Credo di Lena (Italia) – 20 minuti
La giuria è già all’opera per iniziare e preparare la prima graduatoria che porterà alla proclamazione dei vincitori alla fine del mese di agosto. Tra gli esperti che dovranno decretare il vincitore per l’anno 2022 ci sono Andrea Priori, ideatore del format, fotografo e videografo; Chiara Boldorini, Vice Presidente dell’Associazione Amici del Museo di Casasco d’Intelvi; Maura Sacchi, esperta di cinematrografia; Anna Veneroso, ex dirigente scolastica dell’I.C. Magistri Intelvesi; Nello Bizzoco, fotoamatore; Gianmario Spinelli, fotoamatore e Vice presidente del Circolo fotografico “Controluce” di Cerano d’Intelvi e Gigi Ceresa, regista e operatore delle prime serie di Overland.
Per questa edizione, Cortintelvi vede il patrocinio di Regione Lombardia. Il progetto è firmato dall’Associazione Amici del Museo di Casasco d’Intelvi con il supporto di Banca Generali, allo scopo di fare conoscere un territorio ricchissimo di personaggi, idee e documenti raccolti e catalogati nonché messi a disposizione del pubblico al Museo Etnografico di Casasco d’Intelvi.