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Como si ferma per ricordare il dramma di Hiroshima:”Mai più la guerra ed il suo orrore…”

9 agosto 2022 | 12:38
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Le parole del vice-sindaco Nicoletta Roperto stamane ai giardini a lago durante la commemorazione delle vittime. Corona davanti ad una scheggia di quel bombardamento.

Le autorità cittadine, il Prefetto ed il Questore, rappresentanti delle forze dell’ordine. Ma anche qualche comasco di passaggio che si è fermato per un momento di preghiera e riflessione: stamane al Monumento alla Resistenza Europea di Como, la commemorazione del 77° anniversario del bombardamento atomico delle città di Hiroshima e Nagasaki avvenuto il 6 e 9 agosto 1945. La cerimonia si è svolta davanti al  Monumento dove le autorità presenti hanno deposto una corona del Comune di Como. Per l’amministrazione cittadina il vice-sindaco Nicoletta Roperto (in sostituzione del sindaco Rapinese) e gli assessori Colombo, Lombardi e Quagliarini. La corona davanti al monumento che ha ancora in evidenza una scheggia di quel bombardamento atomico costato la vita a milioni di persone.

Como si ferma per ricordare il dramma di Hiroshima:

LA STORIA DEL BOMBARDAMENTO 

Il 6 agosto 1945, intorno alle 8.15 del mattino, l’aeronautica militare statunitense diede l’ordine a1 12 piloti dell’equipaggio del bombardiere USA Enola Gay di sganciare la bomba atomica Little Boy sulla città giapponese di Hiroshima; tre giorni dopo, venne sganciata anche la bomba atomica Fat Man su Nagasaki, con l’obiettivo di porre fine alla Seconda Guerra Mondiale.Il Giappone si arrese il giorno di Ferragosto del 1945.

In seguito ai due lanci, si stima che vi furono circa 250mila morti, quasi tutti civili. La prima bomba atomica causò la morte istantanea di 70mila persone e rase al suolo un’area di 11,4 chilometri quadrati, distruggendo il 67% degli edifici della città di Hiroshima. La seconda bomba atomica, sganciata su Nagasaki, causò la morte immediata di 40mila persone.

Oltre a questo, le bombe portarono ad una serie di conseguenze terribili che, per molto tempo, interessarono l’area di entrambe le città. Moltissime persone, infatti, morirono entro un anno dal lancio della bomba atomica per colpa delle radiazioni e delle ustioni riportate, mentre altrettante sono decedute negli anni successivi a causa del cancro o delle malformazioni alla nascita dovute proprio alle radiazioni stesse.

Como si ferma per ricordare il dramma di Hiroshima:

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