Non solo le aggressioni: il 33enne di Albiolo indagato anche per l’omicidio di via Giussani
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Si aggrava la posizione del ragazzo fermato dalla Polizia. E’ in carcere, per ora dice di non ricordare nulla degli episodi.
Non solo le aggressioni precedenti: quella del bambino fuori dall’ospedale Sant’Anna (ferito ad una mano) e quella del giovane sudamericano (ferito alla gola) alla fermata di via Giussani con un coccio di bottiglia in mano. Ma la Procura di Como lo sospetta formalmente anche del delitto di via Giussani e della morte del 76enne Giuseppe Mazza, trovato morto sulla sua auto nel parcheggio vicino alla scuola. Si aggrava, dunque, la posizione di Omar Querenzi, il 33enne di Albiolo arrestato dalla polizia nell’immediatezza dell’aggressione del ragazzo alla fermata dell’autobus, prima ancora che fosse scoperto il corpo di Mazza. Le due inchieste al momento sono formalmente separate, ma potrebbero essere unite a breve. Stesso fascicolo insomma. L’arrestato, per ora, avrebbe detto di non ricordare quanto accaduto ed è apparso molto confuso anche appena arrivato in carcere.
Come si sospettava, dunque, ecco che gli inquirenti e la Procura sospettano la stessa mano (e lo stesso autore, Querenzi appunto) dietro ai violenti episodi di giovedì scorso. Il 33enne è rinchiuso al Bassone, nelle prossime ore l’interrogatorio di convalida del fermo. Pesanti le accuse per lui come detto: tentato omicidio, lesioni e minacce per le aggressioni precedenti (tra cui quella al bambini fuori dall’ospedale di San Fermo) e poi l’omicidio del pensionato.
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