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La Notte dei Graffiti in scena all’ex Tintostamperia Val Mulini

30 agosto 2022 | 11:00
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La Notte dei Graffiti in scena all’ex Tintostamperia Val Mulini

Dal 2 al 4 settembre la location di Val Mulini si trasforma per la Notte dei Graffiti, con lo spettacolo “Tuttoattaccato” di Andrea Rosso

Venerdì 2 settembre, in replica sabato 3 e domenica 4, alle 21, nell’ambito di Gener-Azioni 22, il programma di azioni temporanee per la rigenerazione del comparto industriale dismesso della ex Tintostamperia Val Mulini (via Val Mulini 3 a Como) voluto da Confcooperative Insubria e dal Consorzio Abitare, Ecoinformazioniorganizza La Notte dei Graffiti,  con la rappresentazione di  Tuttattaccato – multivisione con Il suonatore imperterrito, un progetto di Andrea Rosso con musica dal vivo di Giuseppe Milano e Mauro Settegrani, l’allestimento di Dario Onofrio, Sara Sostini, Michela Borghi, Lux Callari e Beatriz Traveso PerézComo street sound a cura di Dario Onofrio.

In occasione dello spettacolo verrà presentato il libro Comostreetart di Andrea Rosso (Ecoinformazioni e NodoLibri editori), realizzato con la collaborazione di Gin Angri e Giovanni D’Apolito, le fotografie di Andrea Rosso, Marco Bracchi, Andrea Butti, Giovanni D’Apolito, Giuseppe D’Apolito, Chiara Donghi e Andrea Pozzi, i racconti fotografici di Gin Angri e i racconti di strada di Marco Lorenzini. Il libro sarà distribuito gratuitamente a soci sostenitori di Arci Ecoinformazioni.

«Inquietudine, rabbia, poesia, arte – ha scritto Andrea Rosso nella presentazione dello spettacolo – La mente della città reale si manifesta comunque e ovunque, come una secrezione, da millenni. Scrive in ogni interstizio i suoi messaggi di salute e di lavoro, promesse d’amore e minacce di morte. Citazionisti compulsivi, fustigatori di costumi e bestemmiatori cattivi, oscuratori dei finestrini dei treni, cancellatori civici, scrittori prepolitici, artisti di strada. C’è chi cambia il senso dei cartelli stradali con oggetti riciclati, chi veste la statua di Cavallotti con una t-shirt, chi fa subvertising sui manifesti pubblicitari, chi offre alla città poesie sospese agli alberi. E c’è anche chi si inventa di aver perso un cane inesistente e chiede aiuto, chi mette in vendita un “rene italiano”, chi sovrappone i suoi graffiti a quelli degli altri, chi attacca manifesti sui muri contro chi sporca i muri. Passata la notte, la città non è mai la stessa di ieri.
Poi, ecco il dibattito sul decoro urbano e sulla sicurezza, e quel che è peggio sul “bello”. Come se l’esame di bellezza valesse solo per gli iscritti al contest. Chiudendo gli occhi sulle brutture indecenti di cui la città è disseminata. Sì, ma il writing è illegale, signora mia. Ma chi potrebbe dire, senza arrossire, che l’edilizia è una vergine immacolata?
Il fatto è che non tutti possono scrivere dove vogliono. Il primo criterio della scrittura urbana stabilisce che per scrivere ci vuole il certificato. Il certificato è a pagamento, ma una volta che ce l’hai sei a posto. Puoi stendere lenzuola di plastica sulle mura medievali, vendere le tue automobili nei gazebo in piazza San Fedele o giusto davanti al Duomo, crivellare la città di pali dai quali strillare il tuo 3×2, incollare gli affari tuoi su protesi metalliche così grandi da fare ombra alle case. Tanto, chi ti vede? Noi siamo tutti qui, con questo problema dei writers».

La Notte dei Graffiti è ad ingresso libero. Ampio parcheggio interno.