Cometa riceve in dono un palco del Sociale

Cometa, una realtà impegnata nell’accoglienza dei minori, ha ricevuto in dono un palco del Teatro Sociale di Como. I due enti, Cometa e Teatro Sociale, che da tempo collaborano a diverse iniziative, hanno deciso di condividere con le associazioni territoriali del terzo settore la possibilità di usufruire insieme di questa opportunità.

Per le no profit che volessero ricevere ulteriori informazioni si può scrivere asostenibilita@puntocometa.org. Sarà possibile prenotare il palco per poter vivere l’emozione di assistere a una delle tante manifestazioni in programma sul cartellone del Teatro Sociale per la stagione 2022/2023 che inizierà giovedì 29 settembre.

Solo un’idea di cultura condivisa può rigenerare un tessuto sociale capace di rinnovarsi e di sviluppare nuove prospettive di positività nella vita di chi è in difficoltà. Questa iniziativa ha come scopo quello di permettere l’accesso alla bellezza come un’esperienza possibile a tutti, favorendo anche i giovani che spesso restano lontano dall’arte perdendo così un’occasione di crescita.

«Per Cometa la Bellezza che abita tutte le forme artistiche ha un valore educativo – ha dichiarato Erasmo Figini di Cometa – cura l’anima, guarisce le ferite, abbraccia il dolore e lo trasforma in energia per costruire. Per questo abbiamo deciso che questo regalo così grande e inaspettato dovesse essere di tutti quelli che hanno bisogno: per i beneficiari come anche per gli operatori delle Associazioni che insieme alla nostra contribuiscono a rendere il territorio più umano.

«Il Teatro Sociale di Como AsLiCo e Cometa da anni lavorano in sinergia su diversi progetti e siamo molto felici di continuare questa collaborazione – ha aggiunto Barbara Minghetti, Direttrice della programmazione e progetti speciali Teatro Sociale di Como AsLiCo – Il Sociale è il Teatro della città, offre spettacoli di tutti i generi, con particolare attenzione anche agli spettacoli dedicati alle famiglie e ai bambini. Di grande importanza il tema della sostenibilità, non solo ambientale, ma soprattutto sociale, con progetti di inclusione e accessibilità per tutti, perché nessuno si senta escluso dal mondo dell’arte, della musica e della cultura.»