Arbitri di Como, nuova sede allo stadio: ora un corso per “arruolare” i nuovi fischietti

28 settembre 2022 | 10:51
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Stamane incontro tra sindaco e la delegazione Aia cittadina. Soddisfazione del presidente Quadranti, le parole della promessa Colombo, quest’anno già tre volte in serie A

Incontro oggi in Comune a Como tra la delegazione degli arbitri di Como – capeggiata dal presidente Edoardo Quadranti e con la presenza dell’ex arbitro comasco Emilio Ostinelli e di Andrea Colombo, la promessa dei fischietti lariani e con all’attivo già tre partite in A in questa stagione – e l’amministrazione comunale con sindaco Rapinese ed assessore Colombo. Il primo cittadino, come atto introduttivo dell’incontro, ha confermato che la nuova sede Aia di Como (allo stadio Sinigaglia), è già pronta. Grande gioia del presidente Quadranti: “Dopo mesi di confronto con le Istituzioni cittadine siamo riusciti a raggiungere un accordo che soddisfa entrambe le parti: da un lato i nostri ragazzi potranno usufruire di spazi confortevoli grazie a due sale dedicate alla presidenza e alla segreteria ed un salone per le riunione tecniche e dall’altro il Comune di Como potrà ripopolare i locali al primo piano dello stadio con un’Associazione che fa del volontariato e dei valori sportivi i propri baluardi. Ringrazio vivamente questa Amministrazione comunale per averci dato la possibilità di lasciare la vecchia sede di via Badone, ormai divenuta inutilizzabile, e dare un nuovo futuro ai ragazzi e alle ragazze che ogni domenica scendono in campo per fare sport e offrire allo stesso tempo il proprio tempo e la propria professionalità ai campionati provinciali”.

Poi sindaco ed arbitri si sono soffermati sul futuro della categoria, a rischio anche a Como per la carenza di nuove leve. E  qui (video qui sopra) Rapinese ha accolto con entusiasmo – promettendo interesse e supporto del comune per arrivare nelle varie scuole – l’invito dei fischietti di avviare un nuovo corso (al via tra pochi giorni) per avvicinare i giovani alla categoria. Anche il presidente regionale degli arbitri, comasco doc, Emilio Ostinelli è apparso decisamente soddisfatto del risultato ottenuto: “Ho vissuto la primissima location degli arbitri a Muggiò per poi crescere sportivamente ed umanamente in via Badone. Con questo cambio sede si rafforza la partnership con il Comune di Como che è riuscito a comprendere le nostre esigenze e la forza di questa Associazione per tutta la cittadinanza”.

incontro comune a como tra sindaco rapinese e arbitri di como con ostinelli e colombo

In Comune era presente anche Andrea Colombo (foto qui sopra assieme a Quadranti e Ostinelli) che, dopo anni di gavetta sui campi provinciali e regionali, sta dirigendo partite del campionato cadetto e di Serie A, cresciuto sulle orme di Ostinelli ed ora davvero punta di diamante della sezione Aia cittadina e nazionale. Già tre gare dirette in A (molto bene) in questo campionato, una volta anche allo Juventus Stadium, ottime prospettive per una carriera di alti livelli, Lui (video sopra) ha spiegato come si cercano nuove leve andando a spiegare a scuola o nelle varie società dilettantistiche del territorio.

incontro comune a como tra sindaco rapinese e arbitri di como con ostinelli e colombo

In totale, nella stagione sportiva 2021/2022 grazie al supporto di 186 arbitri sono state designate 2.524 gare in tutta la provincia di Como. Nonostante questi numeri dimostrano quanto si sia lavorato nella giusta direzione negli anni passati, preoccupano i numeri attuali: “Con la stagione ormai iniziata si è ingrandito il problema che da anni ormai affligge non solo la nostra associazione ma lo stesso sport del calcio – ha spiegato Quadranti –: la crisi numerica di praticanti, non solo legata al calo demografico ma anche dovuta ad una minor attrattiva del sistema calcio, si ripercuote nelle squadre e nei numeri dei direttori di gara che la nostra associazione è in grado di proporre. Un calo del 10%, se per le società significa una panchina più corta di due elementi, per noi si tramuta in quasi dieci gare in cui non è possibile designare un arbitro. C’è quindi bisogno di un aiuto concreto del sistema calcio, magari sfruttando la novità introdotta dalla nuova dirigenza arbitrale nazionale, ossia il doppio tesseramento: l’attuale regolamento FIGC offre infatti la possibilità ad un giocatore fra i 14 e i 17 anni di giocare contemporaneamente e arbitrare partite di calcio”.