Como, la Lega resta sola sul no a nuovi dormitori. La Minghetti indignata:”Inaccettabile”




Tema caldo della serata in consiglio comunale. Il co-firmatario dell’ordine del giorno ritira la firma, 27 i voti contrari alla sua proposta.
Una serie di ordini del giorno – presentati da Svolta Civica e Pd – respinti per indicazioni della giunta. Ne sono passati un paio nella serata di consiglio comunale a Como (discussione sul Dup). Ma il tema forte della serata in consiglio comunale – sul quale c’è stata grande battaglia – è stato l’ordine del giorno presentato da Alessandra Locatelli (Lega) e Alessandro Falanga (Noi con l’Italia) sulle strutture per l’accoglienza di minori a Como, un tema da sempre molto importante per la città e la politica.
La Locatelli ha presentato l’Odg che impegna a “non realizzare nuove strutture per l’accoglienza di minori o adulti richiedenti asilo e/o nuovi dormitori”. E lo ha motivato in aula spiegando che la città fa già molto per l’accoglienza e l’assistenza, da qui la richiesta di non procedere oltre. Ma il fatto è che ci sono state una serie impressionanti di proteste e polemiche all’ordine del giorno leghista. Il co-firmatario Falanga, intanto, si è tirato indietro ed ha ritirato la sua firma. La Locatelli è rimasta sola ed i voti contrari sono stati 27.
Con feroci critiche da parte di tutti, maggioranza ed opposizione. Tra le più dure Barbara Minghetti di Svolta Civica che ha definito “inacettabile ricevere un ordine del giorno simile su temi così importanti. L’ho trovato violento – ha spiegato in una nota la ex candidata sindaco di Como -. Noi continuiamo – conclude la Minghetti – la nostra opposizione costruttiva, seria e valida ed al servizio della città”.
APPROFONDIMENTO QUI