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Confermato lo sciopero dei distributori di benzina a marchio Esso dalle 19 di oggi e fino alle 7 di venerdì 21 ottobre. Riguarda anche gli impianti del nostro territorio. Faib Confesercenti, Fegica e Figisc hanno confermato l’agitazione EuroGarages a marchio Esso. Le associazioni hanno infatti ritenuto insoddisfacente la nota di intento fatta loro pervenire, ieri, da EuroGarages, la società che dal 2018 ha rilevato gran parte della rete Esso italiana. “Le risposte arrivate dopo gli incontri di questi giorni sono apparse generiche e tendendi a spostare in avanti il problema”, così una nota ufficiale che conferma lo stop degli impianti da stasera.
«EuroGarages rilevò 1.200 impianti Esso a febbraio 2018 e, nel luglio di quello stesso anno, sottoscrisse con i gestori un impegno teso a investire nel rinnovo e nel rilancio dell’intera rete dei punti vendita. Una promessa rimasta lettera morta e ulteriormente aggravata dal mancato rinnovo dell’accordo contrattuale scaduto nel 2020, che prevede margini per i gestori al limite del sostentamento economico. Il risultato è che, oggi, al titolare di un impianto Esso spettano solo 2,5 centesimi ogni litro di carburante mentre altri marchi, riconoscendo l’impatto di pandemia, guerra e costi dell’energia, prevedono margini anche doppi». Questa la motivazione che sta alla base della protesta delle prossime ore.
Vale sempre la pena specificare che la quota spettante al benzinaio è dunque fissa e quindi non aumenta all’aumentare del prezzo alla pompa che, naturalmente, viene imposto dalle compagnie e non è mai a discrezione del singolo gestore. Nel caso degli impianti Esso-EuroGarages, come detto, al titolare del punto vendita restano in tasca 2,5 centesimi per ogni litro di benzina o gasolio erogato.