Il Melologo, omaggio alla Cantata Barocca con “Cassandra”

Secondo appuntamento, il 22 ottobre, per il Festival del Melologo: in Pinacoteca arriva “Cassandra”, con Arianna Lanci e Chiara Cattani
Dopo la splendida apertura del 15 ottobre scorso, per il secondo appuntamento, previsto sempre nella splendida cornice della Pinacoteca Civica di Como il prossimo sabato 22 ottobre, alle ore 17, il Festival del Melologo rende omaggio alla Cantata barocca, forma alla quale il Melologo deve riconoscenza alla pari del poema sinfonico ottocentesco, proponendo la performance CASSANDRA, su musiche di Benedetto Marcello e Rossella Spinosa, con Arianna Lanci, soprano e voce e Chiara Cattani, clavicembalo.
SINOSSI
Una voce femminile che dice il vero – lo urla, lo canta, lo sussurra – ma resta inascoltata. Una capacità divinatoria nata nel solco della maledizione di un dio non corrisposto. A Cassandra, profetessa non creduta, Benedetto Marcello dedica una delle sue monumentali cantate drammatiche, composta nel 1727 su testo poetico dell’abate e celebre librettista Antonio Conti (1677-1749). L’argomento mitologico si nutre del riferimento costante alla fonte, l’Iliade nella traduzione di Anton Maria Salvini (1653-1729): lo stesso Conti ammette di avere spesso riportato fedelmente qualche verso di Omero quando “per la sua dolcezza e la sua leggiadria s’accomodava alla musica”. Il lavoro racconta attraverso la voce di Cassandra gli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi anni della Guerra di Troia. Il focus drammaturgico si sostanzia in un fitto alternarsi di recitativi ed ariosi che prendono il sopravvento sulle forme chiuse – rarissime le arie con il “da capo”. La musica è severamente subordinata alla parola, tanto da essere quasi totalmente assente una parte strumentale autonoma. Il basso continuo sostiene una linea vocale molto impegnativa, le cui caratteristiche fondamentali si riconducono a un registro amplissimo, (basti pensare che nella cantata è presente anche un’aria in chiave di basso per la preghiera di Priamo), all’uso di cromatismi, note sincopate in funzione onomatopeica ed intervalli melodici di ardua esecuzione, nell’espressione di una vasta e profonda gamma di affetti. Pur non essendo stata pubblicata durante la vita di Marcello, Cassandra fu tra le cantate più apprezzate del grande compositore veneziano, regolarmente eseguita fino a quarant’anni dopo la sua composizione. Per il pubblico moderno rappresenta una vera e propria rarità, un tuffo nel genio creativo dell’ultimo grande compositore del genere della cantata a Venezia. L’Alessandra di Licofrone si presenta come un poema tragico in forma di melologo. La protagonista è assente, ma presenti sono le sue parole: una fitta trama di enigmi, una parola profetica che a tratti assume i toni e le immagini dell’autentica poesia. Ci parla della guerra, ci parla della paura- e dell’avvertimento. Ci parla di una voce, di una rondine. Ci parla del canto- che quando è inascoltato sembra inutile. Ma forse il canto non è mai inutile?
l Festival presenta, quindi, anche in questo caso, una produzione esclusiva, con una nuova prima esecuzione assoluta.
Partners della manifestazione sono la Casa della Poesia di Monza, Edizioni Sconfinarte, CiaoComo, con il sostegno del Comune di Como. Il Festival del Melologo sarà, altresì, in sinergia con il Festival 5 Giornate di Milano XVII Edizione per la coproduzione DANTE PURGATORIO, presentata in prima assoluta a Como e replicata a Milano nel 2023 (18-22 marzo 2023).
Ingresso a 5 euro.