Il dolore di Asso per la follia in caserma: Milia portato in ospedale dopo l’interrogatorio

28 ottobre 2022 | 20:12
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Ricovero per il brigadiere che ha ucciso il comandante a colpi di pistola. Cause ancora da chiarire. l’uomo dopo essere rimasto barricato in caserma è stato bloccato dai reparti speciali

Resta il dolore e lo sgomento. Dei colleghi e dei cittadini di Asso, qualcuno ha lasciato anche dei fiori all’esterno dell’ingresso della Caserma teatro della drammatica uccisione del comandante Doriano Furceri da parte di Antonio Milia, 57enne brigadiere della caserma stessa. E poi del blitz dei reparti speciali dei carabinieri che hanno posto fine all’assedio ed hanno immobilizzato lo stesso brigadiere: dalla sua pistola partito un colpo che ha ferito ad una gamba un uomo dei Gis dei carabinieri (reparti speciali). Da capire se volontariamente o no: per fortuna il militare, raggiunto ad una gamba, non è grave.

La Procura di Como e la Procura militare di Verona indagano sull’omicidio di Asso. Il brigadiere Antonio Milia è accusato di aver ucciso il comandante della stazione, il luogotenente Doriano Furceri (foto sotto) e di aver ferito un militare dei Gis dei carabinieri di Livorno durante l’irruzione che ha messo fine al drammatico caso. Omicidio e tantato omicidio. Nel tentativo di evitare il blitz, i negoziatori di Milano e dei Gis hanno parlato con il brigadiere per 13 ore. Milia avrebbe tenuto sempre la pistola in mano, puntandola contro chiunque provasse ad avvicinarsi e, più volte anche contro se stesso. A poca distanza da Milia, era visibile il corpo steso a terra del comandante senza vita. Solo dopo 13 ore di negoziato ininterrotto, la decisione è stata quella di far scattare il blitz.
Fermato e disarmato Millia, sono state liberate anche le altre persone bloccate in caserma; una donna dell’Arma ed i familiari di altri carabinieri che abitano negli alloggi della struttura. Sono rimasti chiusi nei rispettivi alloggi, al sicuro e lontano da Milia, ma anche per loro la fine di un incubo.

doriano furceri comandante carabinieri stazione di asso ucciso da collega in caserma

Milia è stato sentito a lungo oggi in caserma a Como, al termine dell’interrogatorio la Procura ha confermato il suo arresto con le pesanti accuse già riferite. Non è stato portato in carcere, ma in ospedale dove sarà piantonato. Nel blitz è rimasto leggermente ferito da un cane dell’unità cinofila. Milia, apparso confuso durante l’interrogatorio, aveva ripreso servizio da pochi giorni dopo un periodo di malattia ed i successivi accertamenti e visite per poter riprendere il lavoro. Aveva ottenuto tutti i permessi per l’idoneità al servizio ed era tornato in caserma. Sembra comunque che il comandante Furceri non fosse convinto che potesse riprendere servizio regolarmente, proprio a causa delle sue difficoltà. E questo potrebbe avere scatenato la sua furia verso il superiore.

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