Teatro San Teodoro, quattro giorni di grandi eventi a Cantù

7 novembre 2022 | 14:00
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Teatro San Teodoro, quattro giorni di grandi eventi a Cantù

Grande settimana al San Teodoro: da giovedì a domenica, spettacoli, concerti, mostre e risate da non perdere. Tutto il programma

Saranno davvero quattro giorni grandi eventi, quelli che, da giovedì 10 a domenica 13 novembre, avranno come scenario lo splendido Teatro San Teodoro in via Corbetta 7 a Cantù.

programmazione a Teatro San Teodoro Jesper Lindell Band
(foto di Emilia Bergmark-Jiménez)

GIOVEDÌ 10 NOVEMBRE, il Gruppo Aido Città di Cantù, per celebrare il primo anno associativo, organizza, per le 20.30, l’apertura della mostra dal titolo Buon compleanno Aido Cantù con le foto di Giuseppe Lotto, mentre, alle 21, si terrà il concerto della Jesper Lindell Band.

All’età di 13 anni, Jesper Lindell era il giocatore di calcio più talentuoso nella sua città natale, Ludvika, città svedese operaia a nord-ovest di Stoccolma. A seguito di un infortunio di gioco, Jesper fu costretto a trascorrere un lungo periodo su una sedia a rotelle. Suo fratello maggiore per consolarlo gli insegnò qualche accordo sulla chitarra aprendogli la porta su quello che sarebbe stato il suo futuro. Giovanissimo fonda le prime band scolastiche, gli Almost Nature e i King Harvest (nome tratto dal titolo di una canzone de The Band) e soprattutto comincia a scrivere proprie canzoni. La BMG gli propone un ingaggio come solista e cantautore: sembra essere il coronamento del sogno della vita, ma in realtà le cose non vanno come sperato, in quanto viene indirizzato verso un pop commerciale, lontanissimo dalla sua personalità artistica. Tuttavia la strada è ormai tracciata e le opportunità non tardono ad arrivare per Jesper: così dall’incontro con il produttore Benkt Söderberg, padre dell’acclamato duo di sorelle indie folk svedesi First Aid Kit, nasce il suo album d’esordio, Little Less Blue, con il contributo delle stesse sorelle Söderberg, Klara e Johanna. Il suono soul-rock retrò del disco ottiene un grande riscontro presso il pubblico svedese, tanto da condurre Jesper a trascorrere i due anni successivi in ​​tournée, condividendo il palco con artisti americani in come Justin Townes Earle e Andrew Combs. Nel 2019 pubblica Everyday Dream, nato dalla collaborazione con il bassista dei Blues Pills, Zack Anderson, con un’impostazione musicale che mescola rock /blues e soul in stile Van Morrison. Con una nuova casa discografica americana alle spalle, il disco viene distribuito a livello internazionale, ottenendo recensioni entusiastiche, così come il singolo estratto, Whatever Happens, consegue un grande successo di vendita e critiche tanto in Svezia, quanto negli Stati Uniti, dove viene inserito anche nella serie TV americana The Council Of Dad. Al tempo stesso, Jesper prosegue nella collaborazione con la famiglia Soderberg e le First Aid Kit, partecipando al tributo a Leonard Cohen, presso il prestigioso teatro Dramaten di Stoccolma, che diventa un disco di culto. Jesper Lindell è in corsa verso il successo ed è pronto a girare il mondo con la sua band quando arriva la pandemia ma soprattutto una grave congenita renale che lo costringe in dialisi tre volte alla settimana in attesa di un trapianto. Jesper torna nella sua città, Ludvika, apre un proprio studio di registrazione, ritrova i vecchi amici e l’immagine di quel ragazzo timido amante del calcio, ancora una volta seduto su una sedia a rotelle nella stessa stanza, con una chitarra in grembo. Il trapianto del rene donato dal padre stesso di Jesper fa finalmente superare i momenti bui che si trasformano in un disco meraviglioso in uscita anticipato dal singolo Live a Light On in duetto con Amy Helm.

Ingresso libero.

programmazione a Teatro San Teodoro Comedyficio

VENERDÌ 11 NOVEMBRE, alle 21, riparte la Stagione Comedyficio, di e con Alessio Parenti, con Comedyficio #1 e nuovi comici provenienti da Zelig, Colorado, Comedy Central, Le Iene, dalla stand-up e dal poetry slam, che non vedono l’ora di sperimentare nuove irresistibili trovate. Perché il Comedyficio è uno spettacolo concepito come un vero laboratorio artigianale, dove artisti noti e meno noti salgono sul palco armati dei loro strumenti del mestiere per avvitare e piallare le nuove battute che poi conquisteranno l’Italia.

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programmazione a Teatro San Teodoro Dove sono le lucciole

SABATO 12 NOVEMBRE, alle 21, per la Stagione Teatro, sarà messo in scena Dove Sono le Lucciole, con Stefano Bresciani e Fabio Scaramucci, elaborazione video di Silvio Combi, animazione di Ilaria Pezone, tecnica di Davide Scaccianoce, scene e luci di Andrea Violato, le musiche originali di Maurizio Aliffi, la grafica di Elena Scolari, per la regia e drammaturgia di Luca Radaelli.

Come nasce un poeta? Un giornalista cerca di ricostruire la vocazione letteraria di Pier Paolo Pasolini recandosi laddove è cominciata, in Friuli. La sua guida sarà uno degli allievi dello scrittore, divenuto uomo, che convincerà lo scettico giornalista che la poesia è in ogni cosa. Attraverso i suoi ricordi emerge un Pasolini inedito, primordiale, come la lingua che echeggia di qua dall’acqua del Tagliamento. Un viaggio alla ricerca del mondo poetico di Pasolini, del suo rapporto con la natura, simboleggiato dalle lucciole ma anche della sua visione del mondo, sempre legata agli ultimi della terra, a quegli abitanti del terzo mondo che in una visione profetica preconizzò si sarebbero riversati sulle nostre coste. Come disse Alberto Moravia nella sua orazione funebre, Pasolini era un vero poeta, come ne nascono pochi.

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programmazione a Teatro San Teodoro Ogni inizio Officina dei Sogni

DOMENICA 13 NOVEMBRE, alle 17per la Stagione Domeniche in Concerto, L’Officina dei Sogni, compagnia internazionale  di teatro–danza che mette in dialogo la realtà fisica e la realtà virtuale, presenterà Ogni Inizio racchiude una Magia. Come in un’ellisse: un dialogo fra realtà fisica e realtà virtuale, con Paola Tezzon e Giulia Larghi (violino, violino elettrico e viola), il narratore e modellatore 3D Alessandro Iacuelli e le coreografie di Virginia Stella, uno spettacolo innovativo in cui la realtà fisica del nostro mondo si miscela e si sovrappone, fino a convergere con la realtà virtuale, al surreale del metaverso tecnologico di cui Secondlife è la punta di diamante da ormai 19 anni.
Allo spettatore è offerta un’esperienza immersiva: le musiciste sono presenti nel mondo reale, in cui realizzano la performance artistica con l’esecuzione di brani scelti fra repertorio popolare e d’autore, ma sono contemporaneamente presenti come avatar in quella virtuale; nel metaverso si aggiungono  artisti, anche provenienti da altri paesi, da altri continenti,  a loro volta trasformati in avatar per essere insieme coinvolti in una stessa performance, attraverso uno schermo che diventa una finestra sulla piattaforma tecnologica sviluppata da Linden Lab a partire dal 2003 ed arrivata oggi alla piena maturazione.
Lo spettacolo si snoda in un continuo dialogo fra i musicisti coinvolti nell’esecuzione in teatro e la loro musica trasformata in segnali digitali, trasmessi in diretta nel metaverso, dove saranno ascoltati ed interpretati da un corpo di ballo di ballerine-avatar professionali che eseguirà una serie di coreografie originali.
A questo tuffo simultaneo nella musica, nell’arte e nella tecnologia il pubblico del San Teodoro potrà assistere in teatro, mentre altri spettatori condivideranno l’esperienza su Secondlife: quasi una magia del nostro secolo.

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programmazione a Teatro San Teodoro Mercadini Orlando Furioso

DOMENICA 13 NOVEMBRE, alle 21, per il Fuori Stagione, Roberto Mercadini leggerà e narrerà l’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. La battaglia di Roncisvalle è stata un evento storicamente irrilevante. Anzi, neppure una battaglia vera a propria, ma un’imboscata. Eppure da quell’avvenimento microscopico si è scatenato, per insondabile capriccio della storia e della fantasia umana, un incendio sontuoso di narrazioni. A fomentarlo furono stratificate stirpi di saltimbanchi, menestrelli, cantastorie, trovatori, giullari, poeti. L’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, per certi versi, si inserisce in tale antica tradizione: è un poema fra i tanti del ciclo carolingio. Anzi, è il seguito di un altro poema cominciato e rimasto incompiuto, l’Orlando Innamorato di Matteo Maria Boiardo. Per altri versi, invece, il poema di Ariosto sembra eludere qualunque tradizione e qualsiasi schema umano. Sembra l’opera di un’orda di folletti, coadiuvata da una equipe di fate sotto l’effetto di sostanze psicotrope. È una danza scatenata di bizzarrie comiche e di dolcezze effervescenti, un’orgia di aurore boreali, una sabba angelico ed esilarante. Simbolo del poema è l’ippogrifo, animale talmente assurdo che, a rigore, non potrebbe esistere neppure nella fantasia.

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