Il Bello dell’Orrido, duplice appuntamento con Antonia Pozzi

Venerdì 25 sarà proiettato il film “Antonia”, sabato 26 Paolo Cognetti racconterà “La poesia della montagna – in cammino con Antonia Pozzi”
L’appuntamento di novembre con Il bello dell’Orrido, rassegna promossa dal Comune di Bellano e dall’Associazione ArchiViVitali, sarà duplice, si terrà al cinema di Bellano in via Roma 3 e avrà al centro Antonia Pozzi, riconosciuta dal Premio Nobel Eugenio Montale come uno dei più grandi poeti del Novecento.
Venerdì 25 novembre, alle ore 21, verrà proiettato il film Antonia, opera prima del regista Ferdinando Cito Filomarino, presente in sala. Il film, presentato al Festival Karlovy Vary, dove ha ricevuto una menzione speciale, racconta i momenti salienti, spesso in tempo reale, degli ultimi dieci anni della poetessa milanese: un’indagine sulla sua enigmatica interiorità e anche sulla Milano degli Anni Trenta.
La serata di sabato 26 novembre, a partire dalle ore 17, avrà per protagonista Paolo Cognetti, che presenterà la “sua” Antonia, incrociando la poetessa e l’alpinista di cui ha raccolto scritti e scatti in L’Antonia. Poesie, lettere e fotografie di Antonia Pozzi (Ponte alle Grazie, 2021). Sarà questo il punto di partenza dell’incontro intitolato La poesia della montagna – in cammino con Antonia Pozzi, un dialogo moderato dal curatore Armando Besio, con letture di Marco Signorile. Milano, la montagna e la scrittura sono le cose che accomunano i due. In questo testo Cognetti racconta la storia di una ragazza dalle lunghe gambe nervose: nata in una famiglia borghese che l’ha imprigionata nel conformismo ma le ha dato la possibilità di fare esperienze precluse ad altre donne, come studiare all’università, viaggiare in tutta Europa, andare in montagna e scalare, Antonia Pozzi ha esplorato il mondo, ha esplorato sé stessa attraverso la fotografia e la poesia. La montagna è sempre stata la sua maestra e il suo rifugio. Paolo Cognetti la racconta attraverso foto, diari, lettere e poesie e mescola le proprie parole alle sue: restituendola al pubblico in un ritratto nitido e delicato, come un omaggio a un’artista che, senza saperlo e senza volerlo, ha scritto un capitolo della storia del secolo scorso.
Entrambi gli incontri sono ad ingresso libero, fino ad esaurimento posti.