Truffa 4 donne ultraottantenni, arrestata 70enne residente in Svizzera
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La donna, insieme ad un complice, convinceva con l’inganno le vittime a consegnarle soldi e gioielli: ora si trova al Bassone
Nella giornata di ieri, 1 dicembre, la Squadra Mobile della Questura di Sondrio, in collaborazione con il personale del Settore di Polizia di Frontiera di Como Ponte Chiasso, di quello elvetico dell’Ufficio federale della Dogana e della Sicurezza dei confini – UDSC e del Centro di Cooperazione di Polizia e Doganale di Chiasso, ha arrestato, per truffa, e condotto nella sezione femminile del carcere del Bassone, una donna (A.M.) di 70 anni residente in Svizzera.
La donna, fino a ieri nel pieno della sua attività criminale, ha utilizzato la propria dimora svizzera quale riparo per l’attività illecita, effettuando continui viaggi tra il territorio elvetico e quello italiano, in particolare in diverse province del Nord Italia, muovendosi utilizzando esclusivamente autovetture noleggiate in Svizzera (quasi sempre smart), che venivano sostituite continuamente al fine di eludere un possibile rintraccio.
L’indagine ha avuto inizio a seguito di una serie di truffe e tentativi di truffa commessi a Sondrio il 16 novembre scorso (6 in totale, di cui 4 tentate e 2 consumate) a danno di persone anziane, in particolare donne di età compresa tra gli 80 e i 94 anni.
L’attività investigativa svolta ha consentito di individuare immediatamente il ricorrente modus operandi dell’autrice. In tutti gli episodi, le vittime sono state contattate telefonicamente sul telefono di casa: al “Pronto?” della malcapitata si presentava un uomo che, dichiarando di essere il nipote della vittima prescelta, riferiva di essere rimasto coinvolto in un grave incidente. Agganciata la vittima, partivano le richieste di denaro, necessarie – secondo l’uomo – a far fronte ai danni derivanti dall’incidente. Conquistata la disponibilità ad elargire denaro, partivano anche richieste di oggetti preziosi.
Gli anziani raggirati venivano fatti uscire di casa, dove ad attenderli trovavano A.M., presentata di volta in volta come l’assistente del notaio o la poliziotta che stava seguendo la vicenda. Le vittime consegnavano alla donna il denaro e gli oggetti preziosi, recuperati, per un ammontare di circa 1500 euro in contanti e 35000 euro in monili d’oro e d’argento.
All’atto dell’arresto, sono stati sequestrati diversi telefoni, tra cui 2 iPhone ed un cellulare gsm presumibilmente utilizzato per le truffe, 1000 euro in contanti e 6 carte di credito svizzere.