“Un giorno tre autunni” in scena alla Piccola Accademia

Sabato 17 dicembre Teatrogruppo Popolare ripropone “Un giorno tre autunni” di Giuseppe Adduci, con Olga Bini, Cosetta e Virginia Adduci
Sabato 17 dicembre alle ore 19.30, presso la Piccola Accademia di via Castellini 7 a Como, TeatroGruppo Popolaremette in scena lo spettacolo Un giorno tre autunni, con Cosetta Adduci, Virginia Adduci e Olga Bini, con il testo e la regia di Giuseppe Adduci.
Lo spettacolo, premiato da Fondazione Provinciale della Comunità Comasca onlus perché possa essere diffuso nelle scuole superiori per la tematica affrontata e le modalità con cui lo fa, gode del patrocinio di Fondazione Falcone di Palermo, Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, Associazione NOI antimafia di Roma.
Per l’occasione, la Compagnia intende raccogliere fondi per consentire ai giovani delle scuole di entrare gratuitamente o a prezzi contenuti e sensibilizzarli al tema delle mafie, entità purtroppo sempre più presenti anche sul territorio comasco. Con questa consapevolezza, TeatroGruppo Popolare si muove con il progetto Il mondo salvato dai ragazzi: il dono per un teatro di tutti, mettendo in circolo, grazie all’emozione del teatro, conoscenze, idee e opinioni.

SINOSSI DELLO SPETTACOLO UN GIORNO TRE AUTUNNI
La mafia uccide, uomini e donne indistintamente. Per le donne, troppo spesso, si aggiunge un’altra ingiustizia: essere dimenticate. O peggio: vedere l’immagine dell’uomo che hanno amato sovrapposta alla propria. Non sono ricordate per ciò che sono state, per ciò che hanno fatto, ma in virtù dell’uomo che è stato loro accanto, a cui è dedita ogni celebrazione – quando c’è! -, ogni riconoscimento. Loro sono state la moglie di, la madre di, la figlia di. A stento se ne ricorda il nome.
Eppure Felicia Bartolotta la sua battaglia alla mafia, a modo suo, l’ha combattuta prima ancora del figlio, Peppino Impastato, per esempio non accettando in casa i delinquenti di bassa lega che il marito avrebbe voluto alla tavola e poi lottando per la giustizia del figlio assassinato.
Eppure Francesca Morvillo, prima di saltare in aria a Capaci, con tre uomini della scorta e suo marito, è stata valente magistrato e accademica, giudice del tribunale di Agrigento, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, Consigliere della Corte d’Appello di Palermo e componente della Commissione per il concorso di accesso in magistratura.
Eppure Rita Atria con le sue deposizioni ha reso possibile l’arresto di numerosi mafiosi di Partanna, Sciacca e Marsala, ribellandosi alla mafia dall’interno: “Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci”.
Un giorno tre autunni vuole onorare il loro impegno e il loro sacrificio, in quanto persone coraggiose, in quanto ribelli di fronte alla soperchieria della mafia, oltre che la sanguigna vicinanza a uomini come Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino.
Tre donne, nello spettacolo, si domandano quanto sia stato utile il loro sacrificio e quello degli uomini che hanno accompagnato, e arrivano alla preziosa seppure dolorosissima conclusione che grazie a loro il mondo ha potuto considerarsi migliore, che quel giorno – immane come tre autunni – non è stato inutile.
Ingresso a offerta.
Informazioni e prenotazioni: info@teatrogruppopopolare.it o 349 3326423 – 338 7985708