Anche un 17enne canturino tra i fuggitivi del Beccaria: la sorella lo convince e costituirsi subito
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Era andato da lei dopo la clamorosa evasione di Natale. Ma la ragazza lo ha invitato a presentarsi all’Istituto: è stato il primo a tornare in cella.
C’è anche un comasco di 17 anni, residente a Cantù, tra i sette ragazzi evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano il pomeriggio di Natale. Una evasione che ha suscitato sconcerto anche tra il Governo che ha subito inviato – in visita – il sottosegretario alla Giustizia con delega ai minori, il senatore leghista Andrea Ostellari. Il ragazzo canturino, che è andato a casa della sorella, è stato il primo a costituirsi, convinto proprio dalla sorella a non peggiorare la situazione ed a presentarsi al Beccaria poche ore dopo.
I sette detenuti sono evasi approfittato anche del momento dell’ora d’aria, quando erano in cortile e ci sarebbe stato un solo agente della polizia penitenziaria a sorvegliarli. Sembra che i detenuti gli abbiano chiesto un pallone. Avrebbero poi approfittato degli istanti in cui il poliziotto è andato a recuperare la palla per evadere. Per ricavarsi un passaggio avrebbero sfruttato le impalcature del cantiere che da anni è aperto nel carcere per poi calarsi oltre il muro di cinta del Beccaria e dileguarsi.
La sorella gli avrebbe fatto capire che la sua non era affatto una bravata ma un reato che avrebbe portato a nuove accuse e a un aggravamento della sua posizione, convincendolo a costituirsi. Altri due fuggitivi sono stati ripresi dalla polizia penitenziaria. Proseguono le indagini per riportare in carcere tutti gli altri evasi e per ricostruire nel dettaglio l’evasione.
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