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“Flujos”, tutti i flussi sonori del nuovo album di Sergio Fabian Lavia

29 dicembre 2022 | 17:06
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Ai microfoni di CiaoComo, il chitarrista, compositore e sound artist Sergio Fabian Lavia presente il suo “Flujos”

Si intitola Flujos il nuovo disco di Sergio Fabian Lavia, chitarrista, compositore, cantautore, sound artist, docente e direttore artistico del Festival della Chitarra di Menaggio, presentato quest’oggi ai microfoni di CiaoComo. Un disco decisamente particolare e unico, in cui l’artista, che si è occupato sia della composizione per elettronica e chitarra che della masterizzazione (insieme a Matteo Pennese) e della produzione, ha voluto esplorare nuovi confini di sperimentazione, affiancato, in due occasioni, dalla sua compagna d’arte e di vita Dilene Ferraz, voce in Flujos III e flauto in Flujos V.

Sergio Fabian Lavia Flujos nuovo disco

«Le sei composizioni di questo album sono caratterizzate da continuità ritmica, assenza di pulsazioni evidenti e dinamiche relativamente stabili – ha scritto Lavia, per raccontare Flujos– L’altezza dei suoni copre un’ampia gamma che va dai suoni semplici e armonici al rumore. Questo spettro di frequenze è un continuum di specifiche strutture organizzate che rimandano, talvolta, a riferimenti culturali. L’obiettivo generale era quello di ottenere un’estetica musicale che permettesse diversi livelli di attenzione.
Se ascoltato minuziosamente, ciascuno dei brani dovrebbe offrire aspetti interessanti e, allo stesso tempo, ad un ascolto meno attento, un ambiente sonoro che inviti alla riflessione, al piacere e, perché no, al relax. Ciascuna composizione nasce a partire da un unico take di un’improvvisazione. In alcuni casi, si è ricorso al montaggio in una fase successiva.
Partendo dalla chitarra o da un altro generatore di suoni, sono state effettuate delle trasformazioni in tempo reale utilizzando una patch che ho programmato in Max 8. La patch permette di gestire contemporaneamente la spazializzazione del suono in un sistema quadrifonico, la dinamica, le varie trasposizioni e modulazioni, sintesi granulare, loop, variazioni di velocità di lettura, filtri, riverberi e ritardi, nonché altre tecniche di elaborazione e trasformazione del suono, creando un flusso di tipo polifonico».

Sergio Fabian Lavia Flujos nuovo disco

«Circondato dal suono distribuito nello spazio – si legge ancora nella presentazione – mi do al dialogo con totale concentrazione ed enorme piacere, entro in uno stato intenso che suggerisce la possibilità che questo momento possa continuare all’infinito. Sono già nel flusso, che implica perdere la cognizione del tempo, paradossalmente nell’attività di comporre musica, che richiede che lo specialista, il compositore, si occupi di organizzare proprio quella dimensione.
È tutta interazione, ho solo un controllo parziale delle risposte sonore generate dalla patch. Ad un mio stimolo sonoro, il computer rielabora e rimanda nuove proposte e si creano così catene di reazioni. È un viaggio nel suono, con l’intento di dare forma a qualcosa che ci sfugge, che ci dà nuovi indizi e ci porta attraverso territori che non avremmo immaginato in noi stessi.
Per questa forma sonora, l’inizio e la fine diventano irrilevanti. Puoi entrare e uscire da ogni pezzo senza problemi perché la sua natura non è narrativa, almeno non nel senso della narrazione tradizionale, dove troviamo un inizio, una parte centrale, un climax e una fine. Il flusso è di natura diversa, mira a continuare, a continuare per sempre».

Sergio Fabian Lavia Flujos nuovo disco

Flujos è disponibile solo in formato digitale sulle principali piattaforme streaming e, in fruizione gratuita, su bandcamp e sul sito di Sergio Fabian Lavia