Gli agenti della Polizia penitenziaria:”Botte e violenze verso di noi: impossibile andare avanti….”




L’anno 2022 finisce male al Bassone ed al reparto detentivo del Sant’Anna: ecco il racconto delle ultime ore e le richieste alle autorità
Situazione esplosiva. L’ennesimo grido di allarme che arriva dalle organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria a poche ore dalla fine dell’anno. Aggressioni e ferimenti, ormai è una costante. E la situazione diventa esasperante – oltrechè pericolosa – per chi si trova a gestire l’ordine pubblico in carcere (al Bassone), ma anche nel reparto riservato ai detenuti all’ospedale Sant’Anna. Questo è il racconto degli agenti e dei loro rappresentanti sindacali arrivato in queste ore in redazione.
La mail, per conoscenza, inviata anche a Ministero e rappresentanti sindacali della Lombardia
OGGETTO: ORDINE PUBBLICO GRAVEMENTE COMPROMESSO A COMO. ENNESIMA
AGGRESSIONE AL PERSONALE DI POLIZIA PENITENZIARIA, DANNEGGIAMENTO DEL REPARTO
DETENTIVO PRESSO OSPEDALE S. ANNA DI SAN FERMO DELLA BATTAGLIA
Le scriventi organizzazioni sindacali di Polizia Penitenziaria denunciano l’ ennesima giornata in cui la Polizia
Penitenziaria è stata vittima di violenze fisiche da parte di due detenuti nord africani già noti per atti di disordine compiuti
nei diversi istituti Lombardi.
Uno di questi soggetti, già protagonista alcuni giorni or sono di un’ aggressione in danno di un agente di servizio nel
reparto detentivo che gli ha causato la rottura degli occhiali e danni fisici guaribili in 10 giorni, oggi ha violentemente
colpito con un oggetto rudimentale appuntito l’ agente che gli ha aperto il cancello per permettergli di raggiungere il locale
doccia e l’ ispettore di sorveglianza accorso in supporto, ferendoli entrambe.
Contemporaneamente, presso l’ ospedale S.Anna di San Fermo della Battaglia (CO) un altro detenuto
ricoverato presso il repartino detentivo ha distrutto i locali in quanto non voleva più permanere in ospedale nonostante il
parere contrario dei medici.
A causa della contemporaneità degli eventi, l’ esiguo numero di personale presente nel turno serale, si è reso necessario
l’ intervento di personale libero dal servizio e di due volanti della Polizia di Stato.
Con non poca fatica si è ripristinato l’ ordine e la sicurezza nei due luoghi (Bassone e ospedale)
La riflessione che è d’ obbligo appare evidente: Viviamo un sistema carcere deficitario, lacunoso, che rende la Polizia
Penitenziaria inerme di fronte ad atti di violenza di tale portata. Le carceri sono in balia di soggetti che vengono
“classificati” psichiatrici dal sistema sanitario nazionale e forti di questo status si permettono di aggredire lo Stato
consapevoli della loro impunità.
Chiediamo per questi soggetti il trasferimento immediato in altri istituti della Nazione e non della Regione.
Bisogna gestire questi soggetti rivoltosi con altre modalità rispetto a quelle adottate fino ad oggi che possono essere:
quello suggerito; individuazione di istituti all’ uopo strutturati per gestire i detenuti violenti; protocolli di intervento chiari;
strumenti come il taser, body cam in utilizzo al personale all’ interno degli istituti;
Accanto a questi episodi di violenza segnaliamo che a Como mancano le figure professionali dell’ area pedagogica per
reggere le richieste dei 400 detenuti presenti.
Como è una Casa Circondariale anomala: dovrebbe ospitare detenuti in attesa di giudizio ma circa la metà sui 400 presenti
è definitivo.
Mancando queste figure professionali che predispongono programmi di trattamento individualizzato, mancando spazi per
impiegare i detenuti in attività lavorative ed altro, la Polizia Penitenziaria diventa il front office della popolazione detenuta
e subisce in primis le deficienze del sistema.
Il nostro plauso va al personale in servizio nella Casa Circondariale di Como che con professionalità ha gestito gli eventi
critici descritti, caratterizzato da senso di altruismo insolito nel rapportarsi con chi ha bisogno.
Tutto questo però non basta c’è bisogno di una presa d’ atto da parte degli organi politici affinché la dignità ritorni a
regnare negli istituti di pena sia per coloro che ci lavorano sia per coloro che sono custoditi.
COMO, 30/12/2022
IL RAPPRESENTANTE SINAPPE – IL RAPPRESENTANTE CNPP
(Francesco PANICO) (Davide BRIENZA)